L'AQUILA - Complice il ritardo nell'arrivo delle previste piogge, non cambiano i dati sulla qualità dell'aria nelle città abruzzesi.
L'Aquila e Pescara, che risultano maggiormente inquinate di Chieti e Teramo, hanno chiuso il 2015 con lo sforamento dei limiti di legge dell'indicatore di Pm10, fissato a 50 microgrammi al metro cubo. I dati, sono sempre quelli rilevati dall'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta).
L'ultimo giorno del 2015 a Pescara, dove i valori Pm10 registrati dalla centralina di via Sacco hanno superato i limiti cinquanta volte in un anno, l'aria è stata scadente in cinque stazioni su sette, con Pm10 tra i 35 e i 50. E il 2016 si è aperto con una situazione analoga: il primo di gennaio l'aria è stata scadente in cinque stazioni su sette, con un Pm10 però mediamente più alto.
All'Aquila la dimensione del fenomeno è completamente diversa, pur avendo sforato nove volte nel corso del 2015. Secondo i dati registrati dalla centralina di Via Amiternum, l'ultima rilevazione dell'anno pubblicata dal sistema informativo regionale ambientale (Sirta) ha fatto registrare un Pm10 pari a 53.
Il dato diffuso da AbruzzoWeb che tanto aveva fatto discutere, relativo al 22 dicembre quando all'Aquila è stato registrato un valore Pm10 di 45 e a Pescara nella centralina con il dato peggiore il Pm10 era a 37, è dunque confermato dalle ultime rilevazioni.
La qualità dell'aria viene classificata come buona con un Pm10 tra 0 e 16, accettabile tra 17 e 32, scadente tra 33 e 50, pessima con valore superiore a 50. E i dati pubblicati sono, com'è ormai noto, il frutto della media di quelli rilevati dalla mezzanotte alle 24 di un dato giorno, non certo quelli registrati nell'ora di punta.
A Pescara il piano è pronto già dalla vigilia di Capodanno: targhe alterne dalla prossima settimana per due giorni a settimana, il martedì circolano le pari e il giovedì le dispari, e temperatura dei riscaldamenti ridotta di un grado.
"Nel 2015 ci sono stati superamenti dei limiti di Pm10 solo per 9 giorni, quando la normativa vigente prevede che si debbano prendere provvedimenti, come le limitazioni del traffico, nel momento in cui lo sforamento si verifica per più di 35 giorni", ha detto l'assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila Maurizio Capri.