PESCARA Treno, bus e taxi sono i mezzi di trasporto alternativi alle automobili che restano in garage nei giorni delle targhe alterne a Pescara. Il provvedimento, voluto fortemente dal sindaco Marco Alessandrini e dall'assessore all'Ambiente Enzo Del Vecchio allo scopo di abbassare i livelli di inquinamento in città, entra in vigore domani e si protrarrà fino al 29 marzo, esclusi cambiamenti di programma dovuti al miglioramento della qualità dell'aria. Per due giorni a settimana, il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18, 30, sul territorio cittadino circoleranno auto a targhe alterne con un lungo elenco di esclusioni che permetteranno a numerose categorie professionali e soccorsi di emergenza di circolare liberamente. Il martedì si fermano le targhe con l'ultimo numero dispari, il giovedi quelle pari. Per i trasgressori è prevista una multa di 164 euro, ridotta 114,80 per chi paga entro 5 giorni dalla notifica. Una misura di contenimento dello smog, che spesso ha superato i livelli di guardia con dati, però, oscillanti da settimane e che ha scatenato un mare di polemiche tra gli stessi amministratori, con le proteste arrivate soprattutto dai cittadini e dalle associazioni dei commercianti che non condividono il provvedimento amministrativo, giudicato di temporanea risoluzione. Mentre le polemiche impazzano e le istituzioni non fanno un passo indietro, domani le targhe alterne entrano in vigore e i cittadini dovranno affrontare una serie di disagi a causa degli spostamenti per lavoro o per necessità. Penalizzati anche tutti coloro che ogni giorno si muovono all'interno della città, soprattutto per ragioni professionali, provenienti dai paesi limitrofi. Chi sceglierà di spostarsi con i taxi della cooperativa Cotape, radiotaxi Pescara telefono 085-35155, troverà tariffe scontate del 10 per cento sulle corse cittadine partendo da un prezzo base di 8 euro. Per raggiungere il tribunale dalla stazione Fs di Pescara, si pagheranno 10 euro meno il 10 per cento di sconto. I tragitti dall'aeroporto e oltre sono considerati extraurbani, quindi a tariffa piena: eventuali sconti sono da concordare con i tassisti che hanno dato «ampia disponibilità a soddisfare ogni esigenza del cliente in questi giorni difficili, ma abbiamo voluto rispondere positivamente alla richiesta di collaborazione avanzata dal Comune», come conferma il presidente Cotape, Tommaso Gianvittorio. Chi preferirà lo spostamento in autobus troverà prezzi sicuramente più bassi, a partire da 1 euro e 20 centesimi per chi salirà sui mezzi di trasporto urbani col biglietto in tasca acquistato in tabaccheria o nelle rivendite autorizzate. L'utenza che sceglierà di comprare, usando le monetine da infilare nella macchinetta, e obliterare il ticket a bordo del bus sappia che negli ultimi tempi c'è stato un aumento delle tariffe, da 1, 10 e 1,30 centesimi. Entrambi i biglietti, una volta vidimati, sono validi entro i successivi 90 minuti. Sono oltre 20 le linee urbane ed extraurbane della Tua, Trasporto unico abruzzese (che ha inglobato le società Arpa, Sangritana e Gtm per un totale di 890 mezzi e 37 milioni di km annui), che coprono il territorio cittadino e raggiungono le aree della Vestina e della Val Pescara, fino oltre la Marsica. In questa guida pubblichiamo un’ ampia descrizione di orari, corse e destinazioni con alcuni prezziari di riferimento per orientarsi nella scelta del mezzo di trasporto durante gli spostamenti in queste giornate di caos inevitabile. Tutti i dettagli info su orari, partenze e arrivi con bus su www.gtmpescara.it e arpaonline.it e al numero verde 800762622. Anche il treno è un’alternativa economica valida se si considerano i prezzi popolari, da 1,20 a circa 3 euro per raggiungere le aree dell'hinterland. I biglietti acquistati da Trenitalia sono validi anche per la Sangritana lungo le tratte Termoli, Giulianova, Teramo e Lanciano-Marina di San Vito. L'acquisto dei biglietti Trenitalia, il controllo degli orari ed eventuali cancellazioni e ritardi, è possibile anche attraverso la app di Trenitalia scaricabile dagli internet store. Da segnalare, infine, che il servizio Uber, corse su richiesta via app e trasporto in pochi minuti, non è attivo sul territorio di Pescara; Bla Bla car, la community per chi offre e cerca passaggi in auto, può essere una valida alternativa nel medio raggio.
Oggi la riunione nella sede di Confesercenti: «Così il Comune ci danneggia»
I negozianti: spegniamo le vetrine
di Ylenia Gifuni wPESCARA «I commercianti sono pronti a tutto, sicuramente non ci limiteremo al silenzio, perché in ballo non c'è soltanto il profitto degli imprenditori ma anche 5.000 e più posti di lavoro: due giorni a settimana di circolazione a targhe alterne in periodo di saldi creano un danno economico non indifferente alla città, ai commercianti e ai dipendenti». Così Gianni Taucci, direttore di Confesercenti, ribadisce i motivi che hanno spinto i negozianti a minacciare la serrata e lo spegnimento delle vetrine per protestare contro le targhe alterne. Stamane, alle 12, ci sarà una riunione tra i delegati delle diverse associazioni di categoria: nella sede di Confesercenti ci saranno i rappresentanti di Confcommercio, Cna, Confartigianato e Casartigiani per «trovare una linea comune e organizzare insieme le azioni di protesta». «La pubblicazione dell'ordinanza sulle targhe alterne», hanno spiegato nei giorni scorsi il direttore Taucci e il presidente di Confesercenti Raffaele Fava, «è la prova che l'amministrazione, su questo tema, non vuole ascoltare le proposte migliorative che erano state avanzate. Se l'amministrazione va per la sua strada, noi andremo per la nostra». L'ipotesi di abbassare le saracinesche dei negozi e spegnere le luci delle vetrine nelle giornate in cui saranno attivi i divieti è una delle tante avanzate dagli esercenti per dimostrare il proprio "no" a un provvedimento che ha incontrato l'opposizione persino di buona parte della maggioranza Pd. «Non ci aspettavamo tanta testardaggine», ammette Taucci, «anche perché anche nell'amministrazione sono tutti d'accordo con noi. Le targhe alterne sono soltanto un palliativo all'inquinamento. Ben venga parlare di mobilità urbana, ma il Comune deve fare un discorso ad ampio raggio, affrontando il problema dei mezzi pubblici, dei parcheggi gestiti male nell'area di risulta e della mancanza di parcheggi di scambio nella cintura esterna della città. Inoltre deve prendere una posizione chiara sul futuro della strada parco e dirci come intende controllare la temperatura degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e privati».