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Pescara, 23/11/2024
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Data: 12/01/2016
Testata giornalistica: City rumors
Gradimento dei sindaci: Alessandrini primo, Brucchi ultimo

Pescara. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, è il più apprezzato d’Abruzzo e tra i primi 30 d’Italia, ma i suoi consensi scendono drasticamente rispetto al giorno dell’elezione. Ultimo in regione e tra gli ultimi d’Italia, invece, il primo cittadino di Teramo, Maurizio Brucchi. Secondo e terzo posto rispettivamente per i sindaci di Chieti, Umberto Di Primio, e dell’Aquila, Massimo Cialente. Emerge dal Governance Poll 2015, la classifica sul gradimento degli amministratori locali curata dall’Istituto demoscopico IPR Marketing per Il Sole 24 Ore e pubblicata oggi dal quotidiano economico.

Nel dettaglio, Alessandrini si posiziona 28esimo in Italia, con un gradimento percentuale di 56,5 punti, perdendo 2,5 punti rispetto allo scorso anno e 9,8 punti rispetto al giorno dell’elezione.



Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, si classifica 44esimo: 55 punti, cioè due in più rispetto al 2015.

Il primo cittadino del capoluogo di regione, Massimo Cialente, ottiene 53,5 punti, +2 rispetto allo scorso anno, pur avendo perso 5,7 punti rispetto al giorno dell’elezione.

Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, infine, si classifica al 97esimo posto, con 46 punti percentuali, gli stessi del 2015, ed un calo di 5,5 rispetto al giorno dell’elezione.

Il primo cittadino più amato d’Italia è quello di Lecce, Paolo Perrone, seguito dai colleghi di Venezia (Luigi Brugnaro) e Pesaro (Matteo Ricci), mentre in coda alla classifica c’è il sindaco di Crotone (Peppino Vallone).

ALESSANDRINI: “RISULTATO RAGGUARDEVOLE”

“Per quel che valgono queste rilevazioni, osservo come il mio risultato sia comunque ragguardevole, considerando che sin dall’insediamento abbiamo dovuto attuare misure draconiane”, commenta il pescarese Alessandrini, riferendosi “in primo luogo all’innalzamento della pressione fiscale e all’avvio del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, vi sono poi state le difficoltà legate alla balneazione, l’estate scorsa, che tuttavia non hanno significativamente inciso sul gradimento maggioritario nei miei confronti”.

Sugli stessi temi, invece, attaccano da Forza Italia: “Ha consentito a migliaia di cittadini di fare il bagno nel mare sporco di feci e liquami tenendo nascosto un gravissimo divieto di balneazione”, ricorda il coordinatore cittadino Forlini, che lo accusa anche di “aver aumentato le tasse al massimo riducendo i servizi sul territorio” e di “aver ridotto Pescara a una città sporca, maleodorante e invivibile, senza essere stato capace di avviare una sola opera pubblica”. Il forzista chiede, dunque, “le dimissioni immediate di un sindaco che ha distrutto l’immagine e l’economia del capoluogo adriatico”, mentre il capogruppo alla Regione Abruzzo, Sospiri, rincara la dose asserendo che “è a tutti gli effetti un sindaco politicamente isolato dalla città e sfiduciato dalla sua stessa maggioranza che sta prendendo le distanze da quelle scelte scellerate, ultime quelle sul sansificio, la filovia, la riapertura al traffico delle isole pedonali e alle targhe alterne, che rappresentano la ‘Caporetto’ del Pd”.

Critico anche il gruppo consiliare del Ncd, che aggiunge alle mancanze anche “una qualità della giunta mediocre e poco produttiva, il blocco del comparto dell’edilizia e dell’urbanistica, l’insabbiamento del porto, lo spostamento del mercatino etnico annunciato e mai realizzato, l’aumento della criminalità e tanto altro, che hanno determinato una discesa evidente del consenso del primo cittadino”.

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