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Data: 12/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Chieti - Di Primio: «Chieti non è città morta». Per il Sole 24 Ore è 41esimo in Italia. Con la giunta tira le prime somme: 52 cantieri aperti e 25 milioni da spendere

CHIETI Quattordici milioni di euro di opere pubbliche appaltate, 52 cantieri aperti in città nel 2015 e 25 milioni pronti ad essere spesi, nei prossimi quattro anni, grazie alla riconversione delle caserme Bucciante e Berardi pronte a trasformarsi, rispettivamente, in cittadelle della cultura e della pubblica amministrazione. E ancora, un’attività di riscossione delle utenze idriche aumentata del 25% nell’ultimo anno con il capoluogo teatino che si piazza al quindicesimo posto in Italia, secondo Legambiente, in tema di sicurezza nelle scuole. Il sindaco Di Primio traccia un bilancio dell’attività amministrativa svolta nel 2015 e, soprattutto, in questi primi sei mesi del secondo mandato elettorale scattato a luglio. Lo fa nel giorno in cui il Sole 24 Ore stila la classifica dei sindaci: lui è 41esimo, secondo in Abruzzo dopo Marco Alessandrini, 21esimo. Parla da condottiero, Di Primio, davanti alla giunta silente, nel foyer del teatro Marrucino gremito da consiglieri di maggioranza e da simpatizzanti del centro destra. «Il resoconto dell’attività politica è arrivato adesso non perché sono andato tre giorni in vacanza come scritto dal Centro ma, bensì, per portare a termine- precisa Di Primio- un lavoro certosino, conclusosi con una relazione di quaranta pagine, che ha coinvolto l’ufficio di segreteria, gli assessori e i dirigenti del Comune. Sulle elezioni, invece, ho avuto ragione io impuntandomi contro i torcicolli di alcuni dirigenti di partito che hanno fatto perdere il centro destra ovunque in regione». Il sindaco, poi, snocciola i risultati ottenuti. GESTIONE FINANZE. E’ il primo argomento toccato da Di Primio. «Le finanze sono il tema principale del governo cittadino alla luce delle novità introdotte dallo Stato che ha imposto la cancellazione, di anno in anno, dei residui in bilancio. Il riaccertamento straordinario dei residui ha prodotto un disavanzo di 28 milioni di euro- afferma Di Primio- che saneremo in trent’anni con rate annue da 963 mila euro. Un sacrificio che si aggiunge all’azzeramento dei contributi statali negli ultimi anni passati dai 14 milioni di euro del 2010 allo “zero” del 2015. Addirittura, nel 2016, contribuiremo noi con 1 milione di euro a risanare la finanza pubblica». Un quadro finanziario a tinte fosche che però, secondo il sindaco, non si ripercuoterà sui cittadini. «Otterremo 13 milioni di euro di economie dalla rinegoziazione dei mutui che porterà in dote l’abbassamento del peso delle rate e la riduzione dei tassi di interesse applicati. Ovviamente - dice Di Primio - dovremo essere sempre oculati nella spesa tagliando il superfluo. Ogni anno, ad esempio, abbattiamo del 30% il costo del parco automezzi comunale con le spese per il carburante ridotte di 19 mila euro in appena un anno». BUCCIANTE E BERARDI. Tra le eccellenze dell’attività amministrativa 2015 ci sono di diritto i progetti di riconversione della caserma Bucciante e Berardi. La prima diventerà una cittadella della cultura mentre la seconda si trasformerà in una moderna cittadella della pubblica amministrazione con 15 milioni di euro di investimenti già messi sul piatto della bilancia dall’Agenzia del Demanio. «Mercoledì approveremo in consiglio la variante urbanistica relativa al sito della Berardi e nel 2019 contiamo di riconsegnare alla città - annuncia Di Primio- un polo direzionale della pubblica amministrazione unico in Italia in grado di movimentare duemila persone al giorno. Non dimentichiamo, poi, che i lavori sulla Bucciante e sulla Berardi garantiranno alla città investimenti per complessivi 25 milioni di euro.” Frutto, a detta del sindaco, di una virtuosa sinergia instaurata con il governo regionale e nazionale. GLI EVENTI. Il 2015 passerà agli annali per l’azzeramento dei contributi comunali alle manifestazioni organizzate in città. «Eppure- sottolinea Di Primio- abbiamo avuto kermesse vincenti frutto della sinergia virtuosa instaurata con le associazioni di categoria e la Camera di commercio. Penso al Chocofestival, allo Street food o alle notti bianche organizzate dagli esercenti dello Scalo. Basta dire che la città è morente. Non è affatto vero». ALTRI RISULTATI. Il sindaco ha posto l’accento, poi, sui risultati conseguiti nell’ambiente, con Chieti che si può fregiare della certificazione Emas, nelle politiche della casa, con 203 domande di alloggi istruite e la pubblicazione, finalmente, della graduatoria sull’emergenza abitativa e, infine, nell’urbanistica con 1414 pratiche effettuate di cui 873 relative a permessi a costruire. LE ELEZIONI. Di Primio gongola guardando alle ultime vittoriose elezioni comunali. «Per me valgono le persone e non le bandierine. Mi sono imputato con pochi amici contro- tuona il sindaco- le logiche di alcuni dirigenti di partito. Il centro destra vince se sposa insieme un progetto e non diventa concorrente sullo stesso progetto perché c’è sempre spazio per tutti in politica».

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