C’è o non c’è? L’attesa per la mail di Marco Rettighieri, ex direttore di Expo, nella sede di Atac è durata fino all’ultimo. Il super-manager delle Ferrovie, fino alla tarda serata di ieri, non aveva ancora spedito il suo curriculum per candidarsi alla carica di direttore generale della municipalizzata dei trasporti. Il bando scadeva un minuto prima della mezzanotte. E l’effetto suspence è durato fino alla fine. Il dirigente romano (vive ai Castelli), prima di decidere, ha voluto avere garanzie dal Campidoglio e da Palazzo Chigi sulla durata e sui poteri del suo mandato.
E dire che la selezione pubblicata dall’azienda per individuare il diggì era stata pensata proprio per un profilo altamente qualificato, come il suo. Non a caso, in queste settimane, il nome di Rettighieri è sempre stato in cima alla lista dei papabili. Una continua rincorsa di indiscrezioni che dura mesi. A partire da quando Renzi profilò l’idea, poi sfumata, di un dream team di commissari per la Capitale. Il direttore generale, secondo il bando pubblicato dall’Atac a fine dicembre, «assumerà la responsabilità nella gestione di tutte le aree funzionali e di business dell’azienda, ripostando direttamente all’organo di governo societario», vale a dire al nuovo amministratore unico scelto dal commissario Tronca, l’ex professore del Politecnico di Torino, Armando Brandolese. Il nuovo direttore generale durerà in carica per un anno (anche se il suo contratto potrà essere prorogato). E proprio questo è stato uno dei nodi che Rettighieri ha voluto approfondire, dato che Tronca resterà in carica fino alle elezioni di giugno, poi la gestione di tutte le partecipate, Atac compresa, e dei loro vertici farà capo al nuovo sindaco.
I NOMIIl numero dei candidati in lizza è top secret fino a stamattina. Brandolese infatti ha secretato la posta in arrivo della casella mail a cui bisognava inviare i currriculum, che verrà aperta soltanto oggi dagli uffici del Personale. Fino a ieri quindi nessuno poteva avere conto delle candidature. Potrebbero esserci delle sorprese. Per ora si conoscono le candidature solo di chi si è fatto avanti pubblicamente, come Umberto Torchio, 45enne di Terni, professore universitario presso l’Università’ di Perugia, ex manager di Atac poi declassato a controllore. Si è parlato anche di Elio Catania, classe 1946, a capo di Confindustria Digitale.
L’AGITAZIONEProprio in attesa di conoscere il nome del nuovo direttore generale, ieri l’Orsa ha deciso di rinviare lo sciopero dei mezzi. Bus, tram e metro non si fermeranno più nella giornata di domani (l’agitazione era prevista dalle 8.30 alle 12.30), ma l’organizzazione che ha indetto la protesta, l’Orsa, ha deciso di differire la serrata al 26 gennaio dalle 10.30 alle 14.30, dopo un incontro con Brandolese.