ORTONA Mega vertice in Comune per studiare una soluzione al problema sicurezza dell'incrocio tra la strada provinciale di Contrada San Pietro e la Statale 16 Adriatica. Ma l'Anas non si presenta. Ieri mattina il sindaco di Ortona, Vincenzo D'Ottavio, ha convocato un incontro in Comune tra amministrazione comunale e ufficio tecnico, Anas, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, e forze dell'ordine, al fine di trovare un espediente efficace e veloce all’annoso problema. Ma l'Anas, che cura la gestione della strada statale, è risultata assente. Ufficialmente per contrattempi che le hanno impedito di presiedere. IPOTESI. Sono state vagliate diverse ipotesi di intervento sul tratto in questione. Gli enti che hanno partecipato al tavolo hanno pensato, come d'altronde chiedono da tempo gli ortonesi, alla realizzazione di una rotatoria dal diametro molto ampio. Una seconda soluzione potrebbe essere la costruzione di una rotatoria ellittica, che permetterebbe un flusso del traffico regolare. Entrambi gli interventi, però, avrebbero dei costi molto alti, nell'ordine di centinaia di migliaia di euro. Una terza ipotesi è stata presentata dalla Provincia, e prevederebbe l'instaurazione di un impianto semaforico con telecamere che regolino la velocità. In questo caso le spese sarebbero minori. L'INCROCIO È PERICOLOSO. Ciò che comunque tutti hanno ribadito nel corso dell'incontro di ieri mattina è che quell'incrocio risulta pericoloso. Il tratto è molto trafficato e spesso non vengono rispettati i limiti di velocità, che risultano essere di 50 chilometri orari. In passato si sono avuti diversi incidenti, anche mortali, che non possono passare più inosservati. Inoltre nelle vicinanze è presente il deposito Eni e, pertanto, quotidianamente l'incrocio è attraversato da decine di cisterne che accrescono la necessità di rendere l'area più sicura. GLI APPELLI DEI RESIDENTI. Lo scorso dicembre, dopo l'ennesimo incidente (per fortuna senza gravi conseguenze) che si è verificato nei pressi di quell'intersezione, Il Centro aveva dato voce agli ortonesi che abitano nei paraggi di quell'incrocio killer. Tra loro Roberto Di Maio, che in quell'occasione fece notare lo stato di abbandono in cui verte il tratto. Segnaletica orizzontale poco evidente e cartelli stradali che a malapena si reggono in piedi. «La situazione è diventata insopportabile, da troppi anni assistiamo ad un totale disinteresse da parte delle istituzioni competenti, a scapito e sulla pelle di noi semplici cittadini» aveva commentato Di Maio. Delle lamentele dei residenti si sono fatti carico l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Domenico De Iure e il segretario del Pd, Alessandro Scarlatto, che si sono attivati per tentare di trovare una soluzione. De Iure, dopo l'incontro è apparso soddisfatto, e auspica che si possa arrivare a concretizzare un risultato positivo per rispondere ai bisogni degli utenti di quella strada. «Gli abitanti della zona», sostiene invece Scarlatto, «lamentano ormai da anni giustamente la pericolosità dell’incrocio, soprattutto per chi da San Pietro e San Nicola deve immettersi sulla statale. Bisogna assolutamente intervenire per garantire ai cittadini la sicurezza necessaria». VERBALE IN PREFETTURA. Il verbale della riunione di ieri sarà inviato all'Anas ma soprattutto alla Prefettura. Dal documento si evince che gli enti chiamati in causa hanno concordato sull'esigenza di intervenire sull'incrocio San Pietro per ripristinare una viabilità adeguata. Nelle prossime settimane dovrebbe tenersi un nuovo incontro. Con l'augurio che per l'occasione ci sia anche la stessa Anas.