L’AQUILA I sindaci chiamati a raccolta ieri all’Aquila da Luciano D’Alfonso (una novantina, in totale 125 amministratori e l’auditorium di palazzo Silone stracolmo) hanno sostanzialmente benedetto gli interventi contenuti nel Masterplan predisposto dalla Regione, pur sottolineando inevitabili criticità in termini di scarsa condivisione preliminare.
Il governatore ha introdotto la lunga riunione chiarendo alcuni aspetti. Intanto quelli relativi alla doppia velocità di «appaltabilità» delle opere previste: una prima tranche riferita al 2016-2017 (120-150 milioni), una seconda al 2018-2019. Balla quasi un miliardo di euro, di cui 753 milioni ad hoc per il Masterplan. D’Alfonso è stato chiaro rivolgendosi ai sindaci per chiedere velocità, procedure snelle, progetti esecutivi: «Ho bisogno che diventiate “brigatisti”, gladiatori. Se queste cose non si faranno nei tempi previsti Renzi ci metterà una croce».
CHI C’ERA
In primissima fila c’erano, all’auditorium di palazzo Silone, i primi cittadini di Pescara (Marco Alessandrini), Teramo (Maurizio Brucchi) e Chieti (Umberto Di Primio). Tra l’altro gomito a gomito. Presenti anche Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, alcuni consiglieri regionali (Febbo, Di Nicola, Berardinetti) e Daniela Stati, in veste di neo assessore della giunta Di Pangrazio ad Avezzano. D’Alfonso ha sottolineato la strategicità di alcuni interventi (l’ex manicomio di Teramo, la Badia di Sulmona, il Parco Torlonia di Avezzano, il sistema portuale, il bacino del Fucino, le piste ciclabili, la viabilità). Dai sindaci, come detto, è arrivato un sostanziale lasciapassare.
LE VALUTAZIONI
Ha esordito Brucchi: «Devo esternare una parziale soddisfazione, avrei gradito essere convocato prima. In ogni caso ci sono interventi su emergenze importanti. Mi fa piacere che sia stata presa a cuore la questione dell’ex manicomio, struttura che ha fatto la storia del territorio. Bene anche il quarto lotto della Teramo-Mare, mentre la funicolare università-città, sebbene sia nel mio programma elettorale, non è una priorità». Brucchi ha chiesto risorse per il dissesto e la manutenzione del patrimonio e per la chiusura della discarica Cona. Di Primio ha insistito sull’importanza dell’asset trasporti/mobilità. Per Chieti ha evidenziato il collegamento veloce tra la città alta e quella bassA, così come quello ferroviario con Pescara e la filovia. Nonché la creazione di due poli come la cittadella della Cultura e quella della Pubblica amministrazione. Ha chiesto certezze su tempi, cabina di regia, procedure. Per Alessandrini «gli interventi previsti su Pescara incidono su criticità storiche, come l’area di risulta e il porto canale». Infine Cialente ha evidenziato l’importanza di una visione strategica regionale fatta di «industria pulita, tutela dell’ambiente, collegamenti veloci».