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Pescara, 23/11/2024
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Data: 14/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Spoltore Servizi in rosso. Nominato un consulente. La società in house, nel bilancio 2014, ha accumulato un deficit per 241 mila euro per le operazioni di manutenzione, mensa e trasporto scolastico

SPOLTORE Il Comune di Spoltore nomina uno sceriffo dei conti pubblici per indagare su un deficit di 241mila euro registrato nel bilancio 2014 della società interamente partecipata dall’ente, la Spoltore Servizi, che dopo il profondo rosso dell’anno precedente ha invece chiuso il 2015 con attivo di 30mila euro al lordo delle tasse. Per compiere accertamenti sulla perdita di due anni fa nei conti della municipalizzata, che si occupa della gestione in house di tutte le manutenzioni del Comune, mensa e trasporto scolastico, è stato incaricato un big in materia di aziende controllate dagli enti pubblici, il professor Andrea Ziruolo, docente di prima fascia di Economia delle aziende pubbliche all’università d’Annunzio, dottore commercialista e revisore contabile. L’incarico è stato conferito nei giorni scorsi dalla responsabile dell’ufficio contabilità e finanze, Anna Maria Melideo. «Poiché il bilancio 2014 della Spoltore servizi, società totalmente partecipata da questo ente» si legge nella determinazione -«ha evidenziato una perdita di circa 242mila euro, si rende necessario compiere un’attenta verifica delle circostanze che vengono addotte quali cause della perdita, e della situazione economico-patrimoniale della società, per consentire all'ente di adottare adempimenti consequenziali». Ziruolo dovrà quindi ricostruire, euro per euro, tutti i conti 2014 della Spoltore servizi per verificare come e perché l’azienda ha chiuso l’esercizio finanziario con un pesante passivo. Dall’autunno 2014, la società in house è diretta dall’amministratore unico Stefano Ilari, avvocato pescarese, city manager del Comune di Pescara durante il mandato dell’ex sindaco Luigi Albore Mascia. A determinare il deficit sarebbe stato il mancato accantonamento in bilancio negli anni precedenti di somme, in un capitolo ad hoc per i fondi da destinare a eventuali rischi, per contenziosi pendenti in tribunale. Ed è bastata una sentenza favorevole a un ex dipendente, licenziato in passato dalla società, per risucchiare in un colpo solo 100mila euro non preventivati nel budget. Le altre perdite sarebbero da attribuire all’inserimento nel resoconto economico di fatture, a quanto pare non esigibili, che si trascinavano da tempo perché contestate dal Comune. Spetta ora a Ziruolo passare al setaccio i conti della partecipata.

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