Dal centro storico a Colleparco in un minuto e cinquanta secondi. Una vera e propria rivoluzione nel mondo dei trasporti quella che promette di realizzare la cabinovia inserita nel Masterplan. Circa 10 milioni il costo dell'opera, realizzabile, secondo il rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico, in 15-18 mesi. L'opera dovrà però superare due scogli importanti: la Valutazione di impatto ambientale e l'atto conclusivo del Masterplan stesso, con l'assegnazione delle risorse. Resta anche da chiarire quale sarà la stazione a valle, nella zona del parcheggio San Gabriele oppure alla Villa Comunale, mentre è già stata definita quella a monte, di fianco alla sede del Rettorato nel Campus di Coste Sant' Agostino. La cabinovia misurerà circa 800 metri e prevede un tracciato senza piloni intermedi: questo, secondo il rettore Luciano D'Amico, è un elemento che la rende meno impattante dal punto di vista ambientale, sarà a tripla fune e sarà composta da otto cabine in continuo movimento, che, nelle stazioni di arrivo e partenza, rallenteranno fino a quasi fermarsi del tutto. Il rettore D'Amico è stato il primo a credere nel progetto, anche quando qualcuno lo riteneva quasi una boutade, ed è intenzionato a portarlo avanti, collaborando anche con il Comune per trovare un'intesa sugli aspetti più tecnici. "Non si tratta - spiega D'Amico - solo di un'opera a servizio dell' Università, ma anche di tutta la città e del quartiere di Colleparco. Basti pensare alle tante difficoltà che incontrano i cittadini in caso di neve: riuscire a raggiungere il centro diventa un'impresa quasi impossibile". La forza del progetto è quella anche di non prevedere delle stazioni intermedie: in questo modo i tempi collegamento tra il centro e Colleparco praticamente si azzerano. Ad oggi, purtroppo, restano gli stessi identici problemi denunciati dagli universitari da quando è stato inaugurato il Campus: poche corse con i mezzi pubblici, difficoltà a far coincidere gli orari dei treni con quelli dei bus, mezzi sempre affollati e pensiline non a norma. Un discorso a parte merita il nuovo Polo veterinario di Piano d'Accio che non è servito dai mezzi pubblici."Se Teramo vuole essere una città universitaria deve dare priorità anche a questi progetti che hanno un'importanza strategica per il futuro", conclude D'Amico.
VIA BIOSCIENZE La sede di Bioscienze di Mosciano sta per essere totalmente dismessa: le lezioni sono già state spostate, restano ancora alcuni laboratori, ma presto verrà smantellata. D'Amico auspica che possa nascere una nuova autostazione dei pullman, utilizzando proprio la struttura di proprietà della Regione come biglietteria, dopo qualche modifica, e il piazzale antistante. Il progetto è stato inserito nel Masteplan all' interno del piano regionale delle autostazioni, che prevede anche lavori di restyling per quella di piazzale San Francesco.
I NUOVI CORSI Dal prossimo anno accademico partiranno le due nuove proposte formative dell'Ateneo teramano: la prima si legherà alla Facoltà di Scienze della Comunicazione. L'idea, ambiziosa, è quella di portarla, in futuro, nei locali dell' ex Manicomio. Il corso di laurea in pubblica amministrazione si appoggia invece a Scienze politiche: il progetto va oltre il corso di laurea magistrale, e si propone di creare un luogo di formazione e aggiornamento per tutti i dipendenti pubblici della regione.