Gentile Direttore, in relazione alla via crucis della filovia-sì, filovia-no sul tratto Pescara-Montesilvano e a seguito del recente temporeggiamento annunciato, vorrei avanzare ai fini della creazione di un meraviglioso parco, del miglioramento del traffico urbano e della diminuzione del sempre più preoccupante inquinamento, questo progetto: 1) Spostare, temporaneamente, il traffico attuale dalla riviera alla così detta strada-parco che, sembra, strada non sia e parco nemmeno, almeno in relazione ad una fruibilità da parte dell'intera comunità.
2) Riconvertire tutta l'attuale riviera in un meraviglioso parco. Montesilvano e Pescara sono a vocazione turistica.
3) Mettere, subito, allo studio la fattibilità di un tunnel sotto l'attuale carreggiata del lungomare, da Silvi passando, eventualmente, sotto il fiume Saline, con l'uscita a Portanuova passando sotto il fiume Pescara.
4) Risorse. Stornando i fondi per la filovia e/o intercettando fondi regionali, statali, comunitari o affidando l'opera, senza impegno di spesa alcuna, ad una ditta con il patto di una gestione pluriennale in suo favore con la riscossione del relativo pedaggio che per essa sarà remunerativo e per gli utenti sarà inferiore alla somma dei costi per l'attuale attraversamento delle due città. Si risparmierebbero: carburante, tempo, usura del mezzo, sofferenza psichica, ecc. oltre alla riduzione dell'inquinamento a vantaggio dell'intera collettività. Si pensi che se un camion o un'autovettura impiega 20 minuti per l'attraversamento della zona metropolitana, con il tunnel lo farebbe in 7 minuti si eviterebbero i due terzi dei gas di scarico, "d'émblée" e senza colpo ferire. Inoltre, il terzo della tossicità verrebbe disperso, direttamente, in mare dove quasi sempre tira aria. La zona metropolitana non ha bisogno di diversivi e di “souvenir” da tramandare ai posteri, ma di forti e risolutivi interventi strutturali.
Enrico Gambacorta, Montesilvano
RISPONDE IL DIRETTORE MAURO TEDESCHINI
Lascio ai lettori il giudizio su questa ambiziosa proposta.
Di mio dico che la filovia andrebbe fatta, dovrebbe essere elettrica (e quindi a impatto zero) e circolare sei giorni su sette su un sedime limitato, dato che non è più tempo di enormi vagoni da far circolare semivuoti. Così si combatterebbe l’inquinamento, le targhe alterne sono un pannicello caldo.