Se sia stato il vento oppure la disciplina dei pescaresi nei primi due giorni di targhe alterne non ce lo dirà mai neanche il moviolone. Certo, il libeccio prima e, ieri, la gelidissima tramontana hanno soffiato forte nel cielo sopra Pescara contribuendo a ripulire l’aria dalla cappa di smog di fine dicembre-inizio gennaio. Ma anche il meno venti per cento di auto in circolazione registrato dai punti di rilevamento traffico un peso lo ha avuto. Al tirar delle somme, la cappa di micropolveri e agenti inquinanti è praticamente scomparsa e domani sarà sancita ufficialmente anche la revoca della circolazione a targhe alterne nelle giornate di martedì e giovedì.
Di fronte ai report dell’Arta che segnalano zero sforamenti dei parametri di legge dall’otto gennaio in qua il sindaco Marco Alessandrini è pronto a sospendere la cura da cavallo imposta ai pescaresi e a quanti utilizzano quotidianamente la città. Amarissima come tutte le medicine, contestata da partiti di opposizione, ampi settori della maggioranza e dello stesso Pd e soprattutto dalle principali categorie produttive (ieri sera la protesta delle vetrine al buio messa in scena da Confcommercio), l’ordinanza torna ufficialmente nel cassetto per cessata emergenza e non per l’enorme pressione politica e sociale. Ma anche in questo caso è difficile tirare una riga per separare nettamente i due campi.
RESTA IL LIMITE DEI 19 GRADIL’aria di Pescara resta comunque sotto stretto controllo, perché a emergenza climatica, quella dell’autunno infinito con alta pressione e niente pioggia per sessanta giorni, subentra altra emergenza e nei prossimi giorni le emissioni degli impianti di riscaldamento, anche se il limite dei 19 gradi all’interno delle abitazioni resta, saranno fatalmente più consistenti. Fuor di emergenza, due sono le misure ideate dal Comune per contenere l’inquinamento e fronteggiare eventuali nuovi picchi di smog. Pronto al varo c’è il biglietto giornaliero unico: 1,30 euro per circolare su tutti i mezzi Tua. Dopo l’ok della Regione atteso per lunedì l’esperimento andrà avanti fino a marzo e sarà probabilmente sostenuto da una massiccia campagna di comunicazione. Non sarà facile incidere sulla radicata propensione dei pescaresi all’uso dei mezzi privati, ma il prezzo del biglietto giornalieri è obiettivamente invitante.
IL PIANO BContro nuovi sforamenti l’opzione b è invece quella delle domeniche ecologiche al posto delle targhe alterne. In questa prospettiva sarà una sorta di collaudo sul campo il blocco della circolazione previsto per domenica prossima in occasione della grande manifestazione di duathlon propedeutica al prossimo Ironman. La convinzione di palazzo di città è che potendo gestire l’andamento climatico prevenendo emergenze gravi come quella di fine anno sarà possibile risparmiare nuovi sacrifici ai pescaresi.