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Data: 17/01/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Forza Italia, per Pagano il sostegno di Berlusconi

ROCCARASO Proprio quest'anno che avevano cambiato nome, da «Neve Azzurra» ad «Azzurri in vetta», è stata la neve a spaventare Forza Italia (anche se poi non è caduta abbondante come si prevedeva). Così la tradizionale convention d'inverno, già in versione ridotta, è stata ulteriormente dimezzata: tutto in una giornata, quella di ieri. Tante le assenze dei big.Mancavano, come prevedibile, i consiglieri regionali anti-Pagano (Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo),ma anche gli aficionados di Roccaraso: Brunetta, Carfagna, Gelmini e persino Razzi. Neanche la soddisfazione di una risata. Mancava il fondatore dell'appuntamento, Sabatino Aracu e tanti imprenditori che in passato avevano prenotato le poltrone in prima fila. A fare gli onori di casa, sostanzialmente, c'erano il coordinatore Nazario Pagano (al centro nella foto) e la senatrice Paola Pelino (unica parlamentare presente) che alla fine si sono consolati con un discreto afflusso di pubblico. E soprattutto con la telefonata di Silvio Berlusconi, che ha confermato il sostegno a Pagano e ha incitato i parlamentari «a incalzare Renzi e la sua deriva autoritaria. Ora farò campagna elettorale in prima persona, perchè con me in campo si arriva al 40,1% e si batte il Movimento 5 Stelle».
TEMI REGIONALI Un appuntamento, quello di ieri, centrato molto sulla politica regionale, in particolare con gli interventi dell'ex governatore Gianni Chiodi e dell'ex assessore Paolo Gatti. Il primo ha difeso la sua gestione e criticato il Masterplan («fuffa -lo ha definito- , un nome nuovo per vecchi protocolli d'intesa ed accordi quadro, che non servono a nulla»), il secondo ha ricordato come l'occupazione in Abruzzo abbia tenuto con la sua gestione nonostante la crisi e quanto invece perda con D'Alfonso che ha spacchettato la delega della formazione e del lavoro. Sul piano nazionale l'unico sussulto è arrivato da Altero Matteoli, che ha spiazzato un po' tutti (ma anche no), nell'annunciare che per le elezioni di Roma sarebbe meglio e sarebbe opportuno appoggiare la candidatura dell'imprenditore Alfio Marchini: «Perché tanto si presenta lo stesso -ha spiegato- e il rischio sarebbe altrimenti un ballottaggio tra Movimento 5 Stelle e Pd. Bisogna convincere Giorgia Meloni a sposare questa candidatura». Il resto sono strette di manoe sorrisi, e infine la telefonata di Silvio Berlusconi anche se la vetta, per gli Azzurri, non è più così vicina.

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