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Pescara, 23/11/2024
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Data: 19/01/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Masterplan i sindacati vogliono vederci chiaro

PESCARA E' come se i sindacati si chiedessero: dov'è il trucco? Perché il Masterplan approvato dalla giunta regionale il 12 dicembre avrebbe subìto importanti modifiche su intervento del governo di Matteo Renzi , cambiando in qualche modo le carte in tavola. Così, prima della sottoscrizione del testo definitivo, Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro con la Regione per vederci chiaro. La prima osservazione è sulla «drastica riduzione» della quantità di risorse del Fondo Sviluppo e coesione spendibili nel biennio 2016-2017, che passano dai 393,5 milioni ipotizzati, a 138.5. L'altra novità è rappresentata dall'indicazione dell'ammontare complessivo del Fsc fino al 2020: oltre 753 milioni, a fronte dei 621 assegnati per il ciclo precedente. Bene, invece, a detta dei sindacati che la giunta regionale abbia formalizzato la richiesta di 133 milioni aggiuntivi già promessi dal governo a titolo di indennizzo per il taglio nella dotazione dei fondi strutturali europei. Cgil, Cisl e Uil segnalano però due criticità nella impostazione del governo centrale: l'intervento dei Masterplan non è aggiuntivo alla tradizionale politica per il Sud e con la limitazione imposta agli investimenti 2016-2017, si riduce anche la velocizzazione della spesa. Inoltre, sempre secondo il documento delle tre organizzazioni, è indispensabile che nel Masterplan (così come avvenuto con la programmazione dei fondi europei) vengano previsti gli obiettivi occupazionali e gli indicatori dei risultati attesi. Altra osservazione: il documento programma diverse opere infrastrutturali ma i tempi di realizzazione si sarebbero allungati rispetto alla prima stesura. Per i sindacati il punto debole è proprio il software delle politiche: dall' industria al turismo, dal lavoro al territorio, mentre sarebbe privilegiato l'hardware delle infrastrutture. Altrettanto «inaccettabile» che nel documento non ci sia una risposta alle aree di crisi. Sollecitati interventi fiscali per il Sud (sovra regionali) e di attrazione degli investimenti, nonché l'avvio dei bandi per i Fondi strutturali.

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