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Data: 19/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
I sindacati Cgil, Cisl, Uil «Il Masterplan va corretto: non c’è risposta alla crisi»

PESCARA Cgil, Cisl, Uil Abruzzo hanno inviato un documento sul Masterplan al presidente della giunta regionale Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e agli assessori competenti, accompagnato da una richiesta d'incontro sui Fondi strutturali europei che devono essere avviati contestualmente al Masterplan. In particolare i segretari regionale dei sindacati Sandro Del Fattore (Cgil), Maurizio Spina (Cisl) e Roberto Campo (Uil)sono preoccupati perché «l’impostazione del Governo nazionale sull’Abruzzo evidenzia due criticità: l’intervento dei Masterplan non è aggiuntivo alla tradizionale politica per il Sud e con la limitazione imposta agli investimenti 2016-17, si riduce anche la velocizzazione della spesa». I sindacati chiedono anche che nel Masterplan vengano previsti gli indicatori occupazionali e quello sui risultati attesi, come avviene oggi per i fondi europei, poiché «il mancato recupero dei posti di lavoro perduti con la crisi rischia sempre più di rendere strutturale il calo dell’occupazione subìto dall’Abruzzo». Ma il punto debole del Masterplan dell'Abruzzo, secondo i sindacati, è il «software delle politiche»: dall’industria al turismo, dal lavoro al territorio. «Per quanto riguarda in particolare lo sviluppo e le attività produttive», scrivono i sindacati, «il Masterplan si è fatto sempre più modesto. Non è accettabile che non ci sia una risposta alle situazioni di crisi, a partire dalle aree di crisi. Si perde inoltre, l’occasione di definire le modalità di applicazione in Abruzzo della rinnovata legge 181/89, e non si procede alla rivisitazione della legge regionale 40/12, dando seguito al passo avanti fatto con l’individuazione dei settori strategici.

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