Con il tratto vastese della A14 chiuso per neve, il traffico viene dirottato sulla Statale 16 dove un Tir finito poi di traverso paralizza il traffico per dieci ore. Sono migliaia le persone finite, ieri a Vasto, nella trappola dell'inferno bianco, che ha mandato all'aria turni di lavoro nelle fabbriche, viaggi e visite mediche già programmate.
TANTI DISAGI NEL VASTESE L'ondata di maltempo che ha colpito il basso Chietino ha portato il caos non su una qualunque strada di periferia, ma sulla nazionale adriatica. E, adesso, tra pendolari e camionisti stremati dalla snervante attesa, non manca chi è pronto a chiedere il conto. Sono le 3 della notte tra domenica e lunedì quando, sotto la bufera, ampiamente prevista e annunciata, un mezzo pesante con un carico di barre d'acciaio proveniente da Taranto scivola in discesa sull'ultima semicurva di località Zimarino, non lontano dal casello di Vasto Nord della A14. Nonostante la manovra disperata del conducente, illeso, il Tir si mette di traverso e, di fatto, spezza in due la Statale 16.E' allora che cominciano i guai: il chilometro 505 si trasforma in un muro invalicabile, impossibile raggiungere il vicino casello autostradale o viaggiare verso Vasto. In pochi minuti si formano code lunghissime, arrivano i tecnici Anas, la protezione civile, gli agenti della polizia stradale coordinati dal dirigente di Chieti, Francesco Cipriano, ma tutto è inutile. Bisogna attendere l'arrivo, da Pescara, non di una, ma di due gru di una ditta specializzata. Chi può, prima delle 6, fa retromarcia e, tra neve e ghiaccio, s'avventura su insidiosi percorsi alternativi, come, a esempio, San Lorenzo a Vasto. Ma, a quel punto, ha già perso minimo tre ore. Il grosso del traffico pesante e commerciale, invece, resta inchiodato lì, tra il porto di Punta Penna, la cantina sociale San Michele Arcangelo e il casello della A14 all'Hotel Continental: solo alle 13 il Tir viene sollevato dalle gru e rimesso in carreggiata. Il serpentone può ricominciare a muoversi. La neve, caduta intermittente anche ieri, terrà a casa anche oggi gli studenti in molti Comuni, San Salvo e Vasto compresi. Black out a Fresagrandinaria, Carpineto Sinello, Scerni, Cupello e Furci: qui è mancata anche l'acqua per un guasto.
QUI FRENTANIA Anche oggi le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse per neve a Lanciano e in altri comuni del territorio. Oltre al sindaco Pupillo, hanno firmato, e annunciato, le ordinanze di chiusura i primi cittadini di San Vito, Fossacesia, Mozzarogna, SantaMaria Imbaro e Tollo. Ma anche in parecchi altri comuni, soprattutto dell' interno, le scuole oggi saranno chiuse. A Lanciano, per le urgenze si può chiamare il n. 0872-707336 dell'Unità di crisi diretta dal dipendente comunale Gallucci. «Durante la notte tra domenica e lunedì - dice il sindaco Pupillo - la nevicata è aumentata notevolmente di intensità e ha ricoperto Lanciano fino a 50 centimetri. Ho effettuato diversi sopralluoghi, soprattutto nelle contrade dove le difficoltà sono maggiori rispetto al centro città e per le quali chiederemo alle ditte responsabili di quei territori di intensificare le uscite dei mezzi spazzaneve. Nella zona ovest di Lanciano, San Nicolino, Marcianese e Torre Marino, la neve ha raggiunto il mezzo metro. Sono in azione, a turno, i 20mezzi delle 15 ditte private impegnate nel piano neve per liberare le principali arterie stradali e, a seguire, le vie secondarie ». In alcune contrade di Lanciano, in particolare le zone di Colle Pizzuto e Madonna del Carmine, anche ieri si sono registrate continue sospensione dell'energia elettrica; stessi problemi in varie aree dei comuni interni come Casoli e Atessa. Disagi, ma senza gravi conseguenze, per la viabilità, anche perché con la chiusura delle scuole di Lanciano i bus che trasportano gli studenti pendolari sono rimasti fermi.