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Pescara, 23/11/2024
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Data: 19/01/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Il pieno di benzina? Domenica è stato un affare. Registrati nel pescarese i prezzi più bassi dopo prato

PESCARA È stato davvero conveniente, l’altro ieri, fare il pieno di gasolio nella provincia di Pescara. In media, gli automobilisti hanno pagato, approvvigionandosi con il self service, 1,179 euro al litro per il gasolio, con un minimo e un massimo che è oscillato da 1,119 euro al litro a 1,339 euro al litro, mentre nella modalità servito la media è stata di 1,283 euro al litro, da un minimo di 1,138 euro a un massimo di 1,509 euro. Sono questi i dati emersi da una graduatoria, curata da Gabriele Masini, giornalista esperto nel campo dell'energia, pubblicata da Staffetta quotidiana, il giornale on line di Roma, che dal 1933 è il quotidiano delle fonti d’energia. Secondo il giornale, infatti, la provincia di Pescara domenica scorsa si sarebbe piazzata addirittura al secondo posto, a livello nazionale, come prezzo più conveniente, per quanto riguarda il gasolio, preceduta solo da Prato, dove i prezzi, in media, al self service sono stati di 1,173 euro al litro, mentre se si è stati serviti il prezzo del gasolio è arrivato ad 1,335 euro. Molto più staccate, in Abruzzo, Chieti, che è finita al 12esimo posto, con 1,192 euro al litro al self service e 1,297 euro al servito. Teramo si è classificata al 31esimo posto, rispettivamente con 1,206 euro e 1,349 euro al litro. L’Aquila è arrivata al 58esimo posto nell’ipotetica classifica, con rispettivamente 1,224 euro e 1,314 euro al litro di gasolio. E non sarebbe la prima volta, per Pescara in pole position. Anzi. Sempre Staffetta quotidiana, nel marzo scorso, aveva piazzato Pescara in un’occasione tra le «top five» delle province italiane con il prezzo della benzina più basso, e in un’altra ancora, invece, al primo posto in Italia sia per quanto riguardava il prezzo del diesel al litro, sia per quanto riguardava quello della benzina. Le motivazioni, secondo Carlo Rossi, coordinatore regionale della Faib-Confesercenti, la Federazione autonoma italiana dei benzinai, sarebbero, in primis, da attribuire «ad una concorrenza molto alta sul prezzo. E poi, soprattutto al fatto che, nella provincia di Pescara, c’è un proliferare di pompe bianche», spiega Rossi, riferendosi a quei distributori che non si rifanno ai grandi marchi, «le quali da un lato acquistano il carburante sul mercato libero, e quindi ad un prezzo più basso, e dall’altro non devono subire imposizioni dalle compagnie petrolifere». Ma non solo. Secondo il coordinatore regionale della Faib, i prezzi bassi sarebbero dovuti anche a quella nuova tendenza che vede «una presenza di distributori di benzina legati alla grande distribuzione commerciale. «Da più parti», conclude Rossi, «ormai si vedono distributori di benzina associati alla grande distribuzione».

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