Solo un gradino più giù rispetto alle aspettative cullate per molte settimane, ma Federica Chiavaroli entra a far parte della squadra di Governo di Matteo Renzi andando ad occupare un ruolo pesante: sottosegretario alla Giustizia, il Ministero guidato dal democrat Andrea Orlando, come deciso nel mini rimpasto che si è consumato ieri a Palazzo Chigi: «Emozione tanta - sono le sue prime parole a caldo dopo la nomina -, ma non ho paura di affrontare un ruolo nuovo. Mi guideranno la passione e l’entusiasmo, come è sempre stato in tutte le cose che ho fatto sin qui». Pescarese doc, vice presidente del gruppo Ncd al Senato e segretaria regionale del suo partito in Abruzzo, Federica Chiavaroli si è vista sfilare la poltrona di Ministro agli Affari regionali da Enrico Costa, l'altro Ncd che Renzi ha voluto in questo dicastero. Poco male, perché la senatrice abruzzese va ad assumere un incarico delicatissimo e di prestigio nel panorama politico nazionale, tanto che nel ruolo di sottosegretario alla Giustizia sono stati chiamati in due: l'altro è Gennaro Migliore, ex braccio destro di Nichi Vendola in Sinistra ecologia e libertà, poi approdato nel Pd: due storie politiche decisamente lontane, visto che la Chiavaroli fu eletta nel 2013 nelle liste di Forza Italia, prima dello strappo del suo nuovo partito con Berlusconi. In una battuta si potrebbe dire che oggi in Abruzzo giustizia è fatta, con Giovanni Legnini ai vertici del Csm. Un tandem, quello con Federica Chiavaroli, a cui guardano già in molti con un certo interesse. Proprio Legnini fu l’ultimo sottosegretario abruzzese, prima alla Presidenza del Consiglio, con Enrico Letta, poi all’Economia: «Va bene così - dice ancora la Chiavaroli dopo avere affrontato il ministro Orlando nel primo incontro informale tra i due -. Sono alla mia prima legislatura e in tre anni in Senato sono stata relatrice dei provvedimenti più importanti. Credo di poter essere soddisfatta e devo ringraziare il Ministro Alfano per la fiducia che mi ha accordato». Il rimpasto di Governo messo a punto ieri era atteso dal Ncd da circa un anno, quando (era il 19 marzo del 2015) Maurizio Lupi (anche lui di origini abruzzesi), si dimise da Ministro alle Infrastrutture per via dell’inchiesta sulle grandi opere avviata dalla procura di Firenze, che non lo aveva comunque interessato nella veste di indagato (la vicenda è quella dei regali al figlio). Da allora Federica Chiavaroli, soprattutto dopo lo scontro tra Matteo Renzi e Gaetano Quagliariello, aveva iniziato a sperare nella nomina a ministro, anche perché il premier aveva sempre detto di gradire una donna in quella casella riservata al Ncd, poi assegnata invece a Enrico Costa. Ieri l’atto finale. «Un risultato importante per Ncd Abruzzo» hanno commentato con soddisfazione Tancredi, D’Ignazio e Maragno.