«Mai una giornata buona nel corso dell’ultimo mese di dicembre»
MONTESILVANO A Montesilvano che aria tira? Se lo sono chiesti gli esponenti provinciali di Rifondazione che, alla luce degli allarmanti dati sulle polveri sottili che in queste ultime settimane stanno rendendo irrespirabile l’aria di molte città italiane, a cominciare dalla vicina Pescara, hanno avviato un’analisi della situazione a Montesilvano. In particolare, sono stati presi in esame i dati registrati dall’Arta, attraverso l’unica centralina presente in città, installata su corso Umberto. «Abbiamo elaborato alcune tabelline», spiega il segretario provinciale di Prc, Corrado Di Sante, «mettendo a confronto i dati giornalieri di dicembre degli ultimi tre anni e quelli di gennaio 2016. Nello specifico, a dicembre 2015, nel 70 per cento dei giorni (22 su 31) l’aria è stata pessima (5) o scadente (17), solo 9 volte è risultata accettabile, mai buona: un sensibile peggioramento, sia rispetto al 2014, quando l’aria per lo meno era risultata per 2 giorni buona e per 15 accettabile, che rispetto al 2013, se pur mai buona, l’aria per 14 giorni risultò accettabile». Quanto ai primi giorni del nuovo anno, stando ai dati pubblicati sul sito sira.artaabruzzo.it, aggiornati fino al 26 gennaio: per il 50% dei giorni l’aria è stata pessima (1) o scadente (11), nove giorni accettabile e tre giorni buona. «Ma mancano purtroppo i dati per i giorni 8-9-10 gennaio», evidenzia Di Sante. «Inoltre, in questo mese, sono già stati superati i valori limite di legge: un giorno per PM10 e un giorno per PM2,5». Ricordando come sarebbe opportuno avere un maggior numero di centraline in città, Rifondazione rimarca il «dolce far niente» delle varie amministrazioni che finora si sono succedute a Montesilvano e detta la propria ricetta per cercare di ridurre l’inquinamento e rendere migliore la vita di residenti e turisti. Tra gli interventi proposti, innanzitutto, la trasparenza sui dati ambientali, dal momento che l'apposita sezione sul sito del Comune è vuota. Spazio poi a un piano traffico e al piano della mobilità di area metropolitana; alla riduzione del numero di automobili in circolazione attraverso una politica di sensi unici sulle principali direttrici e corsie preferenziali per i mezzi pubblici; all’istituzione di zone 30Km/h; alla chiusura al traffico domenicale della riviera, di concerto con Pescara, almeno una volta al mese. Rifondazione propone inoltre dei tavoli di concertazione con l’azienda regionale del trasporto pubblico sia in merito all’ottimizzazione dei percorsi degli autobus sia alla futura filovia, ma anche interventi per rendere la stazione ferroviaria più funzionale. «Si dia priorità al raccordo delle piste ciclabili esistenti», chiude il segretario provinciale, «si promuovano con gli enti preposti campagne di controllo sulle emissioni delle caldaie e degli opifici e si promuovano buone pratiche per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni in atmosfera».