Continua a preoccupare la situazione circa la qualità dell’aria in Abruzzo ed in particolare a Pescara. I nuovi dati, diffusi sul sito dell’Arta Abruzzo, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente infatti, descrivono una situazione non certo rosea, complice anche le piogge assenti di questi mesi che invece dovrebbero essere tra i più piovosi. Per la provincia di Pescara infatti, delle 9 stazioni di rilevamento solo quella di Spoltore indica una qualità, considerata Buona dell’aria. Le restanti 8 infatti, fanno segnare un indice negativo che va dallo scadente alla pessima, laddove per pessima è indicata un’aria con concentrazioni, tra gli altri parametri, di pm10 maggiori a 50 unità. Pessima infatti è la qualità dell’aria in zona Piazza Grue ed in via Vincenzo Sacco cosi come anche in via Firenze Nuova. Questo nonostante le contromisure prese dal comune adriatico per abbassare la percentuale di polveri sottili attraverso l’uso più o meno controverso delle targhe alterne e del limite dei 18 gradi alle caldaie per il riscaldamento domestico e di uffici. Tutte contromisure che almeno stando a quanto si è appreso dai dati forniti dall’Arta, sembrerebbero non aver dato al momento una risposta, almeno non una risposta rilevante in termini misurativi. Non va comunque meglio nel teramano dove l’unica stazione di monitoraggio fa segnare una qualità dell’aria marchiata come scadente. In netta controtendenza rispetto agli ultimi dati invece, la provincia dell’Aquila che con due stazioni di controllo fa registrare un ritorno ad una qualità dell’Aria, indicata come accettabile. Misurazioni queste che fanno il paio con quelle di Chieti Atessa, dove con una stazioni di monitoraggio, l’aria è considerata anche qui accettabile. Insomma una situazione come detto in precedenza che scatta l’istantanea di un momento storico difficile sotto questo fronte e che si va ad allineare alle altre città del nord Italia, costantemente nella morsa dello smog e, di conseguenza, di una cattiva qualità dell’aria.