PESCARA Non ha ancora visto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, perché «a propormi è stato Angelino Alfano», ma con il premier «ho sempre avuto un rapporto di sintonia e stima, mi auguro reciproca, ma anche un rapporto di cordialità». Così la senatrice abruzzese di Ncd Federica Chiavaroli, prima del giuramento di ieri sera da sottosegretario con delega alla giustizia. Ha però ricevuto la telefonata del ministro dell'Interno, Andrea Orlando e svela che «al Consiglio dei Ministri di ieri, presentando la mia nomina, il presidente ha speso parole di elogio e questo mi rende orgogliosa». «Non mi sono ancora occupata degli aspetti organizzativi legati al nuovo incarico», aggiunge, «ho solo avuto un colloquio cordiale con il ministro, che mi ha presentato i funzionari più importanti e il Capo di Gabinetto». «È stata una notte particolare sicuramente perché la gioia e l'orgoglio sono stati sicuramente i miei primi sentimenti, il ministro Andrea Orlando mi ha chiamato subito invitandomi ad andare al ministero, un ministero che crea anche qualche soggezione. Ci sono tante questioni aperte al ministero, la prima molto rilevante politicamente è quella delle unioni civili, con Orlando abbiamo parlato di un po’ tutte le competenze del ministero. Vado al posto di Enrico Costa che è del mio partito, ma alla Giustizia arriva anche Gennaro Migliore e dovremo capire come dividerci i compiti». Eletta tra le fila di Forza Italia in consiglio regionale nel listino della coalizione di centrodestra nel 2008, è stata eletta contro ogni pronostico al Senato nel 2013. «A me dicono tutti che sono fortunata ed io non lo nego», spiega riconoscendo che «una piccola dose di fortuna accompagna la mia vita politica, ma credo di aver ripagato abbondantemente tutto questo perché mi sono impegnata in tutto quel che ho fatto, sono tra le senatrici più produttive». Oggi la sottosegretaria Chiavaroli presienzerà ad una inaugurazione di un anno giudiziario, forse in Abruzzo, all'Aquila.