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Pescara, 23/11/2024
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Data: 31/01/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Amico: «Entro fine anno il ticket giornaliero per i bus». Ma i cinquestelle contestano presunte carenze del servizio.

Tutti a piedi, in bicicletta o a bordo di un autobus. E’ la prima domenica ecologica del 2016 a Pescara e il secondo giorno dell’Ecobit: il biglietto giornaliero di Tua che con una spesa di appena 1 euro e 30 permette di muoversi comodamente in città utilizzando qualsiasi mezzo pubblico per tutto il giorno. Una sperimentazione che, così come le domeniche all’insegna della vita ecosostenibile, andrà avanti fino alla fine di marzo. La promessa però è ben più impegnativa: «Entro il 15 dicembre, data in cui Trenitalia rimodula le tariffe dei biglietti, sono praticamente certo che avremo quello unico integrato». Sì, proprio quello che potrà essere utilizzato per treni e autobus a prezzo fisso per tutta la giornata. E’ questa la scommessa, la sfida e a quanto pare anche la certezza del presidente di Tua, professor Luciano D’Amico, che sulla sperimentazione dei prossimi weekend però non si sbilancia: «Perché il biglietto giornaliero utilizzabile per tutti gli autobus diventi tale anche nei giorni feriali - spiega il presidente - dobbiamo prima verificare se da qui a fine marzo ci sarà un reale incremento nel loro acquisto». Ma il rischio, obiettiamo, è che la sperimentazione fallisca proprio perché portata avanti nel weekend, cioè in giornate in cui nessuno ha fretta di andare al lavoro e non ci sono problemi di parcheggio. «Non credo - replica D’Amico - perché, paradossalmente, è proprio nei fine settimana che si vendono più biglietti singoli, mentre gli autobus nei giorni lavorativi trasportano soprattutto studenti e lavoratori che, in quanto abituali fruitori, sono forniti di abbonamento».
I QUESITI DI PETTINARI
Ma se i progetti sono grandi e ambiziosi, i problemi di Tua, solo apparentemente piccoli, restano e a sviscerarli è stato di nuovo il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Domenico Pettinari. «Due mesi fa sollevammo alcune questioni importanti sui mezzi pubblici. Solo due sono state risolte: il riutilizzo del carro attrezzi dell’azienda, che ha permesso di tagliare i costi dell’esternalizzazione, e la reintegrazione dell’appalto per il cambio gomme che, ugualmente, è tornato di competenza delle officine Tua». Per il resto però molto c’è da fare: le macchinette di emissione dei biglietti continuano a non funzionare «determinando - dice Pettinari - un’evasione fiscale praticamente autorizzata»; gli autobus hanno spesso avarie e problemi strutturali «che mettono a rischio la sicurezza degli utenti», le paline luminose non funzionano, il Road Scan, sistema di registrazione in caso d’incidente che abbatte i costi dell’assicurazione, comprato e pagato, è attivo solo sul 50% dei mezzi; il deposito di Penne è ormai inutilizzabile e, in ultimo, «ci sono i 150 amministrativi in esubero». Se sui problemi tecnici D'Amico glissa con un rassicurante «stiamo provvedendo», riguardo ai 150 amministrativi in esubero specifica: «Con l’avvenuta fusione di tre società era ovvio che questo dato si sarebbe registrato, ma stiamo andando avanti con il riassorbimento attraverso l’aumento dei servizi e con i prepensionamenti». Buona cosa sarebbe però aver risolto tutti i problemi prima del 15 dicembre o si rischierà di arrivare a Pescara con il biglietto unico integrato finendo per pagare un taxi perché l’autobus è in avaria o è stato cancellato con i tagli alle risorse.

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