PESCARA Il segretario regionale Filt-Cgil, Franco Rolandi: «Sono passati altri due anni ed è cambiato anche il governo regionale, ma la vicenda dei pensionati Inps che, dopo aver fruito di importanti e condivisibili agevolazioni normative per anticipare anche di cinque anni l’età pensionabile, vengono poi assunti da aziende private alla guida di autobus per servizi di trasporto pubblico locale e scuolabus, non si è affatto arrestata, anzi si è accentuata. Nonostante le numerose denunce della Filt Cgil, documentate anche da foto che immortalano settantenni alla guida di pulmini e di autobus, sia le amministrazioni comunali che la Regione, che finanzia peraltro con contributi pubblici tali imprese, non mostrano alcuna attenzione rispetto a questo fenomeno (particolarmente diffuso nella provincia teramana), a dir poco vergognoso ».
Continua Rolandi: «Lo è per diversi motivi: per la grave crisi occupazionale nella nostra regione, specie tra i più giovani; per i tanti ultrassesantenni cui la riforma Fornero ha impedito di accedere ai trattamenti pensionistici; perché un provvedimento normativo chiarisce che per fare l'autista di pullman necessitano prontezza di riflessi e condizioni psico fisiche e di salute adeguate; perché queste aziende che assumono pensionati, con contratti molto spesso irregolari, beneficiano di cospicui contributi regionali frutto delle tasse dei cittadini e in termini di sicurezza un settantenne alla guida di un autobus non può fornire garanzie. Chiediamo un intervento risolutivo del governatore Luciano D'Alfonso, e inoltreremo segnalazioni al presidente dell'Inps Tito Boeri».