Due gli ordini del giorno approvati ieri al termine del consiglio comunale (non votati dal centrodestra). Entrambi i documenti, uno del centrosinistra e l’altro del Movimento 5 Stelle, indicano azioni a lungo termine per il miglioramento della qualità dell’aria. Il primo, quello del centrosinistra, sollecita la redazione del Piano urbano del traffico, una revisione dell’organizzazione del trasporto pubblico d’intesa con la società Tua, una conferenza dei sindaci dei comuni limitrofi a Pescara, la concertazione con la Regione di interventi anti-smog, la revisione del regolamento edilizio per attuare il Piano di azione per l’energia sostenibile. Dai pentastellati la proposta di una serie di piani in materia di viabilità, azioni di lotta all’inquinamento e di monitoraggio della qualità dell’aria nonché interventi per aumentare il verde e promuovere «infrastrutture digitali», in modo da razionalizzare gli spostamenti. Per ora sono impegni da realizzare, nella speranza che non restino lettera morta: il consigliere Piero Giampiero ha ricordato che 5 anni fa è stata approvata una mozione che parlava delle rastrelliere da installare sui bus per far viaggiare le bici. Mai fatte.di Flavia Buccilli wPESCARA Per combattere lo smog, dopo i primi «provvedimenti tampone» finalizzati a limitare il traffico, il Comune si attrezza per promuovere delle «misure strutturali chiare e visibili» su altri fronti. Le ha annunciate ieri il sindaco Marco Alessandrini nel corso di un consiglio comunale straordinario sollecitato dal centrodestra per discutere della circolazione a targhe alterne, durata due soli giorni e subito archiviata, e poi seguita dalle domeniche ecologiche, che hanno preso il via due giorni fa. In aula, dopo aver ascoltato critiche e suggerimenti arrivati da associazioni e movimenti, Alessandrini ha ricordato che l’inquinamento non deriva solo dal traffico veicolare ma anche e soprattutto dagli impianti di riscaldamento e ha parlato della necessità di incidere sulle emissioni «degli edifici residenziali, del terziario, degli edifici pubblici e dell’illuminazione pubblica». Si deve puntare, cioè, su impianti sostenibili e «i condomìni avranno la possibilità di rivolgersi a società specializzate per sostituire i vecchi impianti di riscaldamento con modelli più efficienti che costano meno e quindi inquinano meno, con effetti positivi sia per la salute che per le tasche, perché si ridurranno i consumi. Il Comune farà da capofila, per questo progetto», che si annuncia a costo zero per la cittadinanza e sarà portato avanti da aziende del territorio. Anche sul terziario «va promossa una riflessione» dello stesso tipo, visto che ci sono negozi con la temperatura sparata al massimo e la porta sempre aperta, con tutto ciò che ne consegue in termini di inquinamento, ma anche di bollette. Attraverso “Pescara gas”, di pari passo, il Comune intende «intervenire sull’illuminazione pubblica nelle scuole, contraendo un mutuo, e in questo modo si potranno risparmiare 200mila euro l'anno, rendendo le scuole più vivibili», mentre è stata già firmata l’ordinanza per ridurre le temperature sia negli edifici pubblici sia in quelli privati. Il Comune, ha detto sempre Alessandrini, prende spunto dal Piano di azione per l'energia sostenibile, «un’iniziativa assunta nel 2011 dal consiglio comunale» ma fino ad ora mai concretizzata. Sempre parlando delle iniziative antismog Alessandrini ha ricordato «il biglietto unico giornaliero, che consente di girare tutto il giorno in bus con una spesa di un euro e 30», e dell’investimento «sulle piste ciclabili di 250mila euro (in tre anni)», oltre che della «centralità» del trasporto pubblico. Ma alla base di tutto», ha detto il sindaco, «ci deve essere una rivoluzione culturale» che deve riguardare tutti. «Ognuno deve fare qualche piccolo sacrificio di fronte alle abitudini di sempre» e affrontando un tema del genere «non si può pensare che l’inquinamento sia di destra o sinistra» ma si deve riflettere sugli effetti dell’inquinamento, che «è ormai un problema cronico, sulla salute pubblica». Tra i tanti suggerimenti arrivati in aula quelli di Giuseppe Di Giampietro, che è stato consulente del Comune: ha parlato, tra l’altro, di riqualificazione energetica degli edifici, Ztl da ampliare e rivedere in centro, zone trenta, bicipolitana, recupero di spazi per favorire il trasporto pubblico e anche del passaggio dei bus sulla strada parco (per cominciare). Tutti interventi già segnalati da questo esperto al Comune. Ma per realizzarli servono fondi.