PESCARA Se Ryanair lasciasse solo due rotte, come farebbe l’aeroporto d’Abruzzo a raggiungere la soglia dei 500mila passeggeri, indicata dal governo, per essere confermato scalo d’interesse nazionale (e ricevere agevolazioni e benefici) e restare quindi sul mercato? Sugli aerei della compagnia low cost irlandese sono volati circa 480mila dei 604mila passeggeri registrati dalla Saga nel 2015, e questo grazie alle sette rotte – cinque invernali e due estive – programmate da e per Pescara. Bergamo, Londra e Charleroi (Bruxelles) le più richieste: se, come tutto lascia intendere, dovessero sopravvivere due di queste tre linee, il numero stimato dei passeggeri Ryanair scenderebbe a 250mila. Ne mancherebbero altri 250mila per raggiungere la soglia dei 500mila. Dove andarli a prendere è il grande punto interrogativo che si sta ponendo la Saga e quindi la Regione che mette stavolta nel piatto 2,5 milioni di euro (anziché 5). Lorenzo Sospiri (capogruppo Fi) chiede che a occuparsene sia direttamente il consiglio regionale: vuole che sia convocata Ryanair e reclamando l’audizione in commissione del presidente Saga Nicola Mattoscio. Armando Foschi, di “Pescara mi piace”, insiste per il commissariamento della Saga, mentre Sara Marcozzi (M5s) auspica che la Regione, inizi a valutare l’ipotesi di un nuovo soggetto per la gestione dello scalo abruzzese: «Da Chiodi a D’Alfonso, la gestione è sempre stata fallimentare, un disastro annunciato». E Mattoscio? «Disponibile ad andare in commissione, per quanto riguarda le polemiche sono lacrime di coccodrillo perché chi piange oggi, fino a pochi giorni fa diceva che Ryanair prendeva troppi soldi...».