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Pescara, 23/11/2024
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Data: 04/02/2016
Testata giornalistica: City rumors
Pensionati alla guida degli scuolabus, Mercante: fare subito chiarezza

“Occorre fare luce al più presto su una vicenda, quella dei pensionati impiegati nel trasporto pubblico locale, che si sta trascinando ormai da troppi anni nel silenzio più assoluto della Regione”.

È quanto affermato dal Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, che nei prossimi giorni porterà con un’interrogazione, la problematica, diffusa in modo particolare nella provincia di Teramo, all’attenzione della Giunta Regionale.


“Sono diversi anni – ha spiegato Mercante – che la prassi di affidare il servizio di trasporto pubblico locale ai pensionati, messi alla guida di autobus e scuolabus, sta continuando senza alcun intervento da parte delle istituzioni. Una prassi inaccettabile sia per il danno che, in un momento in cui la disoccupazione giovanile è alle stelle, arreca a tutti quei giovani che, pur in possesso dei requisiti necessari per espletare tale attività, sono conseguentemente tagliati fuori dal mercato del lavoro, sia per i benefici di cui godono le aziende di trasporto che assumono gli ultrasessantenni che continuano per giunta ad usufruire, indisturbate, di cospicui contributi pubblici. Il tutto in cambio di un servizio essenziale, come il trasporto pubblico, che dovrebbe essere espletato in condizioni di massima sicurezza per l’utenza e che viene, invece, affidato a pensionati, in alcuni casi anche settantenni, che di fatto tali condizioni di massima sicurezza non sono assolutamente in grado di garantire. E non è un caso che a ribadirlo sia lo stesso legislatore statale che con il D.Lgs. 414/1996 ha previsto, proprio in considerazione del carattere usurante e faticoso della attività di autista che necessita di prontezza di riflessi e di condizioni psico-fisiche e di salute adeguate, ha introdotto la pensione di vecchiaia anticipata in favore del personale viaggiante prevedendo un requisito anagrafico ridotto di cinque anni rispetto a quello in vigore per la generalità dei lavoratori dipendenti.
Una realtà – ha concluso Mercante – che non può più essere tollerata e sulla quale la Regione, chiamata in causa dalla mia interrogazione, dovrà necessariamente riflettere e trovare una soluzione definitiva”.

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