Ryanair Pescara: sindacati un danno incalcolabile la decisione della compagnia irlandese di lasciare l’aeroporto d’Abruzzo. Ricadute negative per il territorio.
Per Cgil e Uil la decisione della compagnia aerea irlandese di lasciare solo due voli attivi all’aeroporto d’Abruzzo produrrà effetti negativi non solo in termini occupazionali ma soprattutto per lo sviluppo del territorio abruzzese e anche delle regioni limitrofe. In particolare Molise e Puglia. Nicolino Di Bucchianico e Mario Marcucci, rispettivamente rappresentanti delle RSA della Saga di Uil Trasporti e Filt Cgil esprimono preoccupazione perchè lo scalo abruzzese che attualmente registra 600 mila passeggeri ogni anno, gran parte dei quali viaggiano con voli low cost per i quali Ryanair è leader a livello mondiale. Chiedono che le regioni facciano fronte comune per trovare una soluzione. Intanto è partita una petizione on line per chiedere a Ryanair di non abbandonare Pescara e non chiudere la base all’aeroporto d’Abruzzo. Preoccupati coloro che fruiscono abitualmente dello scalo aeroportuale.