Gentile Direttore, condivido con lei: troppo bla bla attorno alla vicenda dell'aeroporto di Pescara. Con Ryanair siamo impegnati in una difficile trattativa che riguarda la compagnia, le Regioni, il governo nazionale e la Commissione europea, che vigila sul rispetto delle proprie direttive. Sarebbe bene che tutta la classe dirigente fosse compatta nella difesa degli interessi dell'Abruzzo, ed invece assistiamo ad un profluvio di dichiarazioni propagandistiche il cui scopo è strappare qualche consenso a buon mercato e non difendere gli abruzzesi e la nostra economia. Questa compattezza dovrebbe manifestarsi non solo nel chiedere il mantenimento dei collegamenti europei, ma anche nel respingere richieste irricevibili. Bene ha fatto la Direttrice generale Cristina Gerardis a ricordare che il rispetto delle norme europee per la libera concorrenza è per noi, come per gli altri aeroporti, un vincolo non derogabile. Tutti i tentativi che realisticamente saranno possibili per mantenere la Ryanair in Abruzzo saranno espletati: è ferma la nostra volontà di confermare la connettività aerea. Contemporaneamente, la Regione sta collaborando con la Saga per realizzare le alternative possibili e per individuare i collegamenti strategici che davvero possono aiutare l'Abruzzo a fare il salto di qualità di cui necessita. Occorre anche avere più fiducia nelle potenzialità dell'Abruzzo, "regione porta" per citare Aldo Bonomi, la cui collocazione strategica ci mette nelle condizioni di essere punto di riferimento, come dimostra l'intesa che sottoscriveremo nei prossimi giorni con le Marche sulle infrastrutture, sulla mobilità, sulle piste ciclabili, sulla promozione turistica. Quello cui tendiamo è una connessione a forma di L su ferro e gomma con Marche e Umbria, e una direttrice attiva con il Lazio per quanto riguarda i porti. Abbiamo da giocare molte carte e lo faremo anche in questo frangente.
(*) Luciano D'Alfonso presidente della Regione