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Pescara, 23/11/2024
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Data: 06/02/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Si tratta per Ryanair, a Spalato con l’idrovolante. Si punta a mantenere anche il volo per Londra ma i numeri sono deboli.

«L’aumento di due euro e mezzo sull’addizionale comunale, tassa d’imbarco iniqua e ingiusta, non giustifica la pesante reazione di Ryanair». Lo sostiene Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni nei trasporti ed è quanto pensano in modo più o meno esplicito i vertici Saga sul caso Ryanair all’Aeroporto d’Abruzzo: la compagnia irlandese low cost ha annunciato la cancellazione di cinque rotte su sette da fine ottobre e questo ha fatto scattare l’allarme rosso.
La regione teme l’isolamento, un rischio da scongiurare ma - dicono con chiarezza alla Saga - rispettando regole e leggi che l’Europa ci impone. Perché di passare guai giudiziari pur di confermare Ryanair ad ogni costo, alla Saga non ci pensano affatto. E i costi sono chiari: due milioni e mezzo, tanto è stato messo sul piatto per trattenere la compagnia irlandese. Che nell’immediato ha risposto picche - lasciando da novembre solo le destinazioni per Bergamo Orio al Serio e Charleroi - ma che ha lasciato spiragli per un recupero in extremis. Il cda presieduto da Nicola Mattoscio tratta per mantenere almeno il volo per Londra. «Per confermare l’attuale pacchetto di voli servirebbero sei milioni» ha commentato il vice presidente Saga, Antonello Ricci. Concederli da parte della Regione significherebbe finire sotto procedura europea d’infrazione per aiuti di stato. «L’Europa impone contratti che prevedano profitti e non perdite sanate con soldi pubblici - ha detto Ricci -. Ma l’Abruzzo non ha i numeri per permettersi questo lusso, quelle di Charleroi e Bergamo sono le sole rotte che si autosostengono e che infatti sono confermate». Si può tentare con sponsor privati, col rischio di contestazioni analoghe dall’Europa, però. Di certo i tempi sono strettissimi: Ryanair sta programmando adesso il quadro delle rotte autunno-inverno ed entro poche settimane dovrà avere una risposta o addio.
Quella di andare su altre compagnie è un’altra possibilità, ma al bando pubblico che la Saga ha emanato mesi fa non ha risposto nessuno. Il timore è che se non ce la fa Ryanair, che sul piano organizzativo è una macchina da guerra e calcola ogni scelta al centesimo, non possa farcela nessun altro. E dove Ryanair ha lasciato il vuoto, in poco tempo l’aeroporto ha chiuso.
Ecco perché l’annuncio dell’addio è stata un elettroshock per l’intero Abruzzo: i parlamentari hanno annunciato interrogazioni, l’imprenditoria è in fibrillazione, sulla piattaforma Change.org è stata lanciata una petizione on line. Migliaia le firme già raccolte re e ieri è arrivata anche l’adesione dei “Contribuenti Italiani”, presieduta in Abruzzo da Donato Fioriti.
In questo cupo scenario l’avvio del collegamento Pescara-Spalato con idrovolante è stato visto come un tenue raggio di sole. Lo ha presentato ieri la European Coastal Airlines, presieduta da Dieter Klaus Martin. Il servizio è operato con un Twin Otter anfibio che può trasportare 19 passeggeri. Partenza da Spalato alle ore 8,30 per raggiungere in soli 59 minuti Pescara con ripartenza da Pescara alle ore 10,30 per arrivare nel porto croato di Spalato alle 11,29. Tre i voli settimanali, il martedì, giovedì e sabato (il prezzo medio andata-ritorno sui 140 euro, salvo promozioni). «In estate contiamo di incrementarli, ma sarà possibile se avremo modo di utilizzare il bacino portuale» ha detto il presidente. Ma su questo nessuno, neppure Camillo D’Alessandro in rappresentanza della Regione, ha osato sfoggiare un sorriso di ottimismo.

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