Per l'assessore regionale ai trasporti, Camillo D'Alessandro, si tratta di una «svolta storica per la Val di Sangro e per l'intera regione del trasporto su rotaia». «Una piastra di movimentazione in entrata e in uscita che ci permetterà di competere in Europa - aggiunge il presidente di Tua (Azienda unica del trasporto abruzzese) Luciano D'Amico - un'opera importante per il rilancio del treno della Sangritana per il trasporto sia merci che passeggeri». Il progetto è stato presentato ieri negli uffici dell'ex Sangritana, oggi divisione ferro della Tua. I lavori, che sono stati assegnati la scorsa settimana, riguardano un investimento di 4 milioni e 600 mila euro per l'ampliamento di 750 metri, per consentire la movimentazione di motrici e carrozze, e la messa in sicurezza di tutta la stazione di Fossacesia, sulla linea adriatica di Trenitalia, in raccordo con l'area industriale della Val di Sangro, in particolare con la Sevel, dove si producono attorno ai 250 mila furgoni "Ducato" all'anno, il cui trasporto si punta a trasferire sempre più dalla strada alla ferrovia. In più, la prospettiva è di far arrivare i lavoratori direttamente in treno fino ai cancelli della Sevel e delle altre industrie del Sangro. I tempi? «Entro due anni», dice D'Amico. Alla conferenza sono anche presenti il consigliere di Tua Gianni Di Vito, i dirigenti della ex Sangritana, i sindaci di Lanciano, Mario Pupillo, e Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. Tra gli interventi previsti l'adeguamento delle dotazioni tecnologiche dello scalo di Fossacesia e l'allungamento dei binari di smistamento. Da finanziare ancora, la realizzazione del cosiddetto "collo d'oca" per permettere che dalla zona industriale i convogli arrivino in stazione direttamente con la testa del treno rivolta verso nord, in modo da facilitare i tempi delle manovre.