Un’interrogazione della parlamentare Daniela Aiuto, un’ispezione del ministero con una lunga lista di rilievi. E alla fine un’inchiesta con tanto di superperizia. Adesso l’addio della Ryanair minaccia di riaccendere i riflettori sulla Saga e su quel contratto con la compagnia low cost irlandese che a giugno scorso fece saltare la poltrona di un membro ingombrante del cda. Emidio Isidoro, ex pilota Alitalia, lo scrisse in una lettera inviata al presidente Nicola Mattoscio, a tutto il cda e al collegio sindacale. Era il 23 luglio, in quelle due pagine c’è una verità scomodissima: il contratto con Ryanair è un contratto nullo, scrive Isidoro.
Emidio Isidoro
Nullo anche il rinnovo firmato dall’ex presidente Lucio Laureti nell’aprile 2014, in cui erano previste modifiche con un contributo di 7 euro a passeggero a partire dai 500.000 passeggeri e un traffico minimo di 300.000 persone con 1492 rotazioni (atterraggi e decolli) per anno.
E allo stesso modo sarebbe illegittima secondo Isidoro la manifestazione di interesse pubblicata dalla Saga il 4 febbraio 2014 .
In questo modo, spiega l’ex pilota,
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In pratica Isidoro avverte la Saga che si sta violando la legge sulla concorrenza e che il contratto privilegiato accordato alla Ryanair è illegale: non si può fare un bando per le nuove rotte senza includere quelle gestite da Ryanair. E poi le continue flebo di soldi della Regione. L’ex pilota aggiunge che la Saga, dopo l’interruzione dei finanziamenti pubblici, era stata costretta ad attingere ai fondi del proprio capitale sociale con perdite di esercizio di 5.450.000 euro nel 2013 e di 7.740.000 nel 2014. A giugno 2015 la Saga aveva un buco di 2.127.000 euro.
Isidoro conclude la lettera invitando la Saga a sospendere immediatamente il contratto con Ryanair e a indire una nuova gara. Voleva che la sua proposta venisse messa all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione. Per tutta risposta lo fecero fuori: il cda si dimise per consentirne il rinnovo e l’adeguamento al nuovo statuto. Nel nuovo assetto, chiaramente Isidoro non c’è più.
Di quella lettera non se ne seppe più nulla. Ma ora naturalmente torna di grandissima attualità: forse se la Saga ci avesse pensato in tempo e avesse bandito le gare per tutte le rotte un po’ di mesi fa, sicuramente si sarebbe messa in regola, sicuramente avrebbe perso comunque la base Ryanair, ma avrebbe salvato la faccia. Almeno quella.