BERLINO Un binario unico e una curva, fra il fiume e il declivio di un monte, in alta Baviera. È il luogo in cui due treni ieri mattina si sono scontrati frontalmente: nell’incidente hanno perso la vita almeno dieci persone, ma il bilancio resta ancora incerto. Alla fine di una lunga giornata di soccorsi, ci sono ancora un disperso - non si ha molta speranza di trovarlo in vita, spiega la polizia fornendo il bollettino serale - 17 passeggeri in gravi e gravissime condizioni e 63 feriti lievi. «È il più tragico incidente che si sia avuto da anni in Germania e segna ore difficilissime nella storia ferroviaria del Paese», è stato il commento del ministro dei Trasporti. In Baviera, dal 1975 non accadeva un dramma del genere. C’è una sola consolazione, mentre si indaga sulle cause, non ancora chiare: le festività per il Carnevale, che il Land ha in agenda in questi giorni, hanno evitato una tragedia ancora più grave. A bordo dei due convogli, appartenenti a una compagnia privata, la Meridian, e gestiti dalle ferrovie locali dell’Alta Baviera, non si trovavano né bambini né ragazzi, dal momento che le scuole sono tutte chiuse. E anche i pendolari erano meno del solito, in tutto 150 persone. L’impatto è avvenuto alle 6.45. I due treni procedevano verosimilmente «ad alta velocità e si sono scontrati senza frenare. Vista la posizione, in una curva, i due macchinisti non hanno avuto alcun contatto visivo», ha spiegato il ministro Dobrindt in conferenza stampa. Restano però tanti dubbi: anche perché è stato sempre il politico della Csu del gabinetto di Angela Merkel a spiegare che le ferrovie tedesche sono interamente dotate, dal 2011, di un sistema automatico di sicurezza. Il PZB90 garantisce che convogli che si trovino nel posto sbagliato al momento sbagliato vengano frenati automaticamente. «Era operativo anche su quella tratta, dove l’ultimo controllo di routine risaliva a una settimana fa», ha aggiunto. Saranno le scatole nere adesso a chiarire se all’origine dell’accaduto «ci sia un errore umano, un guasto tecnico, o la combinazione di entrambi». Due su tre sono state ritrovate e messe in sicurezza dagli inquirenti. La terza è ancora in uno dei vagoni. Sul posto, situato sul canale di Mangall, il che non ha semplificato le operazioni di salvataggio, sono intervenuti circa 700 soccorritori e 15 elicotteri, oltre alle numerose ambulanze che hanno portato i feriti nei diversi presidi medici della zona. Anche le guardie alpine sono state mobilitate. A bordo di uno dei due treni c’erano un insegnante di guida e un apprendista. Le vittime non sono state ancora identificate, hanno spiegato gli inquirenti, anche se secondo la compagnia di riferimento i conducenti dei treni sarebbero fra le vittime. I due convogli si trovavano sulla tratta fra Holzkirchen e Rosenheim, ma avrebbero dovuto trovarsi entrambi a Kolbermoor, ha spiegato poi il ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann: «Perché vi fosse una divergenza rispetto al piano di marcia, sarà chiarito nelle indagini». «Ho fiducia che gli organi competenti faranno tutto il possibile per chiarire l’accaduto», ha commentato Angela Merkel, esprimendo il personale cordoglio ai familiari delle vittime.