L'AQUILA La legge è finalizzata a nominare, ogni anno, una «Città abruzzese della cultura», che dopo le capitali europee e italiane, dovrebbe essere insomma una sorta di «grande evento de noantri». Con tanto di candidatura e sponsor pubblici e privati per appoggiare l'una o l'altra città, Comuni singoli o associati, aree metropolitane. Un progetto che i promotori vorrebbero far partire già dal prossimo anno e che verrebbe finanziato con un fondo da 800mila euro, a cui aggiungere eventuali contributi dei privati, dall'aumento del bollo auto. «La copertura finanziaria è assicurata dall'aumento della tassa automobilistica regionale. A decorrere dal primo gennaio 2017 -è scritto nella proposta di legge che vede come prima firmataria l'assessora Marinella Sclocco- l'importo della tassa automobilistica regionale è aumentato dello 0,5%».
«RASCHIARE IL BARILE»
«La scelta è quella di tassare i già vessati cittadini abruzzesi che sono in possesso di un'auto per finanziare alcuni, non ben definiti, grandi eventi -denuncia Domenico Pettinari del M5S- Stanno insomma raschiando il barile per finanziare, tra l'altro, un settore già messo in forte discussione per l'erogazione di fondi a pioggia in sede di bilancio. La scelta di aumentare la tassa su un bene così diffuso come l'automobile non è stata effettuata per grandi emergenze come sanità, edilizia scolastica o per il disavanzo di gestione della Regione Abruzzo che supera i 600 milioni di euro, ma viene imposta per "grandi eventi", di cui ad oggi ancora non sappiamo nulla né sul dove, né sul perché e né sul chi».
La città scelta, in base ad un regolamento che dovrà essere definito dalla giunta regionale, in sostanza, godrà di un contributo straordinario coperto dall'aumento del bollo auto, per organizzare eventi culturali e sviluppare l'industria culturale e creativa, rispondendo ad alcuni principi quali la qualità e l'innovazione del progetto presentato, la previsione di linee di sviluppo locale che superino la dimensione del breve periodo, la valorizzazione dell'industria culturale e della sua filiera e il coinvolgimento di partner privati sia al momento della candidatura che in quello della fase di finanziamento.
CENTO EMENDAMENTI
«Dopo la pioggia di contributi a sagre e balletti -incalza Pettinari- l'amministrazione D'Alfonso ricorre all'aumento delle tasse, il vero primo aumento, per coprire voci di bilancio che non sono certo prioritarie». Il testo di legge approderà oggi nelle commissioni Bilancio e Cultura e, promettono i Cinquestelle, sarà battaglia da subito: «Abbiamo già pronti cento emendamenti -conclude il grillino- ed è solo l'inizio. Non si rendono conto che gli abruzzesi non possono sopportare ulteriori aggravi della pressione fiscale, vadano a controllare il numero degli evasori proprio sui bolli auto per rendersene conto».