Da Luciano D’Alfonso a Nicola Mattoscio o Antonello Ricci, da Daniele Becci a Sara Marcozzi, da Lorenzo Sospiri ad Antonio Castricone passando per Emidio Isidoro e Armando Foschi. E’ lunga la lista degli iscritti a parlare nel consiglio regionale straordinario convocato alle 16,30 di oggi per discutere del caso Ryanair. Un confronto che sembra assumere i toni del processo. Sul banco degli imputati la Regione, azionista pressoché unico dell’Aeroporto d’Abruzzo, e la Saga che ne è il braccio operativo. L’annunciata fuga della compagnia aerea irlandese low cost a partire da fine ottobre ha messo in fibrillazione le associazioni delle categorie produttive e i sindacati, anche loro presenti in aula oggi. Voci che si aggiungono a quelle che invocano un accordo a tutti i costi per trattenere Ryanair a Pescara. Così non fosse, l’Abruzzo rischia di rivivere un isolamento come e peggio di prima e perde qualcosa come 150 milioni se non anche di più: a tanto ammonta il tesoretto che le rotte di Ryanair assicurano ogni anno alla regione. Cifre che vanno mantenute solo rispettando le regole imposte dall’Europa, ribattono dalla Saga e dalla Regione, per non incorrere in contestazioni di aiuti pubblici ovvero di Stato, assolutamente vietati. Sta a D’Alfonso illustrare oggi in aula le possibili strategie della Regione, sapendo in partenza che l’Abruzzo fatica moltissimo ad assicurare i numeri di cui c’è bisogno per tenere in piedi il business dell’aeroporto. A scaldare ancora di più il clima potrebbe essere una manifestazione di protesta degli ex interinali di Attiva, la cui situazione sarà affrontata in un altro consiglio comunale convocato per lunedì.