L’AQUILA Si aggiunge un tassello decisivo alla corsa dell’Abruzzo per «approdare» nel porto di Civitavecchia. Ieri il governatore Luciano D’Alfonso, a Roma, nel vertice con il ministro Graziano Delrio, ha strappato il sì della Regione Lazio allo spostamento dei porti di Ortona e Pescara dalla competenza dell’authority di Ancona a quella di Civitavecchia. Un via libera arrivato al termine dell’incontro con l’assessore Fabio Refrigeri (Infrastrutture). Poco prima, D’Alfonso aveva partecipato al tavolo ristretto con Delrio. «La pratica procede bene -commenta a caldo il governatore- Per la partita abruzzese della connessione funzionale a Civitavecchia si è confermato il valore del metodo da noi scelto di affidare ai numeri la predilezione dell’alleanza. Il ministro ha apprezzato questa impostazione: a giorni conosceremo la rilettura della nostra proposta. Per noi è fondamentale la connessione funzionale con Civitavecchia anche per la retroportualità che chiama in causa la Marsica, l’interporto di Manoppello e l’autoporto di Avezzano con il rafforzamento di altre modalità di trasporto, come gomma e autostrada». Il metodo è quello del dossier predisposto dalla Regione con l’ausilio di importanti professionalità (tecnici e docenti) con il quale si dimostra, scientificamente, l’utilità per l’intero sistema Paese di una connessione Adriatico-Tirreno.
GRANDE ATTENZIONEUn incontro, quello con Delrio, che D’Alfonso definisce positivo: «Ho trovato una grande attenzione, ma devo riconoscere che quanto all’esito che a me interessa c’è ancora da attendere». Il governatore ha posto l’accento anche su altri temi connessi alla portualità: la semplificazione delle procedure per i dragaggi e l’utilizzo degli spazi portuali. Così come le lungaggini per arrivare ai Prg portuali o per la manutenzione di questi snodi nevralgici. La vera novità, dunque, in un clima di «costruzione» dell’intesa ancora in progress, arriva dal sì del Lazio: «Era molto importante -dice D’Alfonso- Abbiamo ottenuto il totale consenso. Ora abbiamo il sì del capo dell’autorità portuale (prorogato l’incarico commissariale a Pasqualino Monti; ndr) e quello della Regione Lazio. Resta solo la rilettura numerica che deve fare il Ministero».