ORTONA Una tegola si abbatte sulla procedura di dragaggio del porto di Ortona. Quando tutto ormai sembrava fatto con l'appalto dei lavori per un importo di 9 milioni 350mila euro, ecco che un inconveniente rischia di sconvolgere tutti i piani portati avanti dalla Regione e dal Comune. È il comitato porto di Ortona a lanciare l'allarme, dopo essere venuto a conoscenza della gara indetta dal Provveditorato alle Opere Pubbliche circa una superficie di dragaggio che, se appaltata, andrebbe a sovrapporsi all'area oggetto di appalto già definito. Una vicenda che ha del paradossale e che rischia di complicare notevolmente le operazioni di escavazione dei fondali, per la quale l'?associazione temporanea di impresa, dal nome Dragaggi, composta dalle società Mari Ter, Dragaggi e Sapir Engineering si è aggiudicata la gara europea. CONSEGUENZE. L'importo delle opere da appaltare dal Provveditorato ammontano a poco meno di 500mila euro e, se la gara dovesse andare avanti, potrebbero sorgere problemi. La ditta vincitrice dell'appalto europeo, infatti, a quel punto sarebbe chiamata a scavare meno di quanto previsto, poichè la superficie verrebbe interessata già da un primo intervento di dragaggio per via dell'appalto indetto proprio dal Provveditorato. Si rischierebbe, quindi, che le altre società che hanno concorso per la gara da oltre nove milioni, presentino ricorso. OGGI IL VERTICE. «Nella speranza che si tratta di un errore», fanno sapere dal comitato porto, «noi, essendo organo dell'amministrazione, abbiamo avvisato il Comune di Ortona nella persona del sindaco». Informata anche la Regione Abruzzo tramite il consigliere con delega ai trasporti, Camillo D'Alessandro, è stata stabilita immediatamente una riunione straordinaria convocata nella sede della Regione per stamattina, alle 12,45, alla presenza dell'amministrazione comunale ortonese e il Rup, il comitato porto, il Provveditorato alle Opere Pubbliche e la Regione stessa. FRANCO MUSA. «È una situazione grottesca da definire immediatamente», ha commentato ieri Franco Musa, membro del comitato porto. «Non vorrei che si creino problemi alle operazioni di dragaggio i cui lavori da oltre 9 milioni sono stati già appaltati». CAMILLO D'ALESSANDRO. Parole rassicuranti arrivano sulla vicenda dal consigliere regionale con delega ai trasporti, Camillo D'Alessandro. «Ho parlato già con il Provveditorato, il quale mi ha anticipato che si tratta di aree da dragare compatibili, ma non sovrapponibili. Tuttavia avremo modo di controllare attraverso le carte e verificare se ci siano o meno dei problemi». QUAL È LA VERITÀ? L'organo tecnico in materia portuale è pero apparso sicuro delle proprie affermazioni: «Il comitato porto parla di sovrapposizione delle aree di dragaggio? Ha posto un tema su cui ci incontreremo oggi per risolvere eventualmente il tutto», aggiunge D'Alessandro. «Qualora emergesse questo tipo di problema si potrà comunque intervenire per trovare una soluzione, in quanto la gara indetta dal provveditorato non è ancora conclusa». Non fa drammi dunque il consigliere regionale per una vicenda che, se oggi dovesse essere confermata avrebbe dell'incredibile: «Fortunatamente il comitato porto sorveglia le varie situazioni anche dal punto di vista tecnico, e dall'esito della riunione vedremo se ci saranno da prendere provvedimenti».