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Data: 13/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Cgil, cambio ai vertici. Timoteo nuovo segretario. Per la prima volta c’erano due candidati, lo sfidante Nevoso ottiene solo 16 voti «Ci aspettano tante sfide per rilanciare la provincia, nell’industria e non solo»

TERAMO Giovanni Timoteo è il nuovo segretario generale della Cgil di Teramo. Il sindacalista – 60 anni, ex operaio della Standartela poi entrato nel sindacato in cui ha fatto carriera fino a ricoprire la segreteria provinciale e regionale della Filctem – è stato eletto ieri mattina dall’assemblea generale, alla presenza del segretario generale della Cgil Abruzzo Sandro Del Fattore e del segretario confederale Nino Baseotto. Per la prima volta nella storia della Cgil teramana non c’è stato un unico candidato. Alla candidatura di Timoteo, emersa dalle consultazioni svolte dal comitato dei saggi nei 20 giorni precedenti e proposta come da prassi da Del Fattore, si è aggiunta l’autocandidatura di un operaio, Armando Nevoso, riconducibile al secondo documento congressuale (di minoranza). Alla fine l’assemblea si è espressa: 78 voti a favore di Timoteo, che succede ad Alberto Di Dario, 16 per Nevoso e 4 bianche. Sulle due candidature Timoteo commenta che «la Cgil di Teramo ha dato grande prova di maturità». Il nuovo segretario si sofferma sul futuro: «Le sfide che dobbiamo affrontare in questo territorio sono importanti, ne viviamo quotidianamente nell'industria. Saluto con favore il riconoscimento area crisi complessa. Va ricordato che è stata una battaglia iniziata dalla Cgil di Teramo, che in passato non è stata appoggiata dalla politica. Ritengo che accanto all’area di crisi complessa vada comunque fatto riferimento al protocollo per il rilancio della provincia firmato nel 2010. Va considerato perchè la comunità teramana, come allora, metta in campo sinergie dal punto di vista sindacale, imprenditoriale e politico: è necessario un confronto concreto, serio, affinchè si creino le progettualità per rilanciare complessivamente la provincia». Timoteo parla poi di altri nodi da sciogliere «legati alla ristrutturazione delle Province, alla sanità, a tutte le problematiche legate alla gare d'appalto, ma anche alla mancata legge del sistema idrico regionale: ci sono questioni che vanno affrontate programmando quello che può essere il nostro contributo». Un accenno anche all’impegno, ritenuto prioritario, per presentare ai lavoratori, in apposite assemblee, «la carta dei diritti universali presentata dalla Camusso, che si propone di dare diritti universali di rango costituzionale a tutti i lavoratori italiani, anche autonomi, unitamente a norme che si propongo anche di superare il job act. E’ una proposta di legge di iniziativa popolare: dopo la condivisione con gli iscritti inizierà la raccolta di firme». Non ci sarà alcun rinnovamento della segreteria. «Ritengo che il progetto avviato da Alberto Di Dario che si proponeva il rinnovamento della Cgil vada portato avanti: è convincente e porterà a consegnare a una nuova generazione di lavoratori, lavoratrici e dirigenti sindacali teramani una Cgil più moderna e rinnovata». Si andrà avanti con il processo di rinnovamento, cambiando diversi segretari di categoria. Timoteo ringrazia tutti i compagni e le compagne che hanno permesso questo risultato e Di Dario che ha condotto camera del lavoro con competenza autorevolezza e sicurezza». Di Dario lascia la scena con discrezione e non vuol fare commenti tranne un accenno alla gratificazione causata dall’apprezzamento del segretario Baseotto per il suo operato.

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