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Data: 15/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Bertolaso candidato, un’offesa all’Aquila». Cora e Vittorini: si presenti al processo Grandi Rischi bis e abbandoni le operazione mediatiche

L'AQUILA La candidatura a sindaco di Roma dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso riapre all’Aquila tante ferite per i familiari delle vittime del sisma, che tra poche settimane, il 4 marzo prossimo, dovranno affrontare il processo che vede imputato proprio Bertolaso con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni. Si tratta del procedimento cosiddetto “Grandi rischi bis”. Un processo che, insieme a quello per il G8 della Maddalena, vede coinvolto l’ex capo della Protezione civile. Due procedimenti definiti da Berlusconi (che ha proposto la sua candidatura) «infondati e ridicoli». «Non è ridicola la morte di 309 persone», è la secca risposta di Vincenzo Vittorini e Maurizio Cora, che parlano interpretando il pensiero di tutti i familiari delle vittime del terremoto e dichiarano «guerra a tutto campo per la giustizia e la verità». Il riferimento è, in particolare, alle ultime dichiarazioni di Bertolaso in merito all’apertura di un sito in cui ha detto di voler pubblicare tutte le sue carte processuali. «Se sarò condannato all’Aquila», ha poi aggiunto, «rispetterò la legge Severino», precisando anche che rinuncerà alla prescrizione prevista per il 16 ottobre prossimo. «Invece di usare la stampa per riabilitare se stesso e cominciare così un processo mediatico», replicano Vittorini e Cora, «lo scriva nero su bianco e lo comunichi alla Procura; poi, venga ad affrontare il processo qui, all’Aquila, guardandoci in faccia. La nostra è una sfida. Le parole di Berlusconi e di Bertolaso sono un’offesa alla memoria di tante vittime di una tragedia verso la quale – a nostro avviso – l’ex capo della Protezione civile ha enormi responsabilità. Parole che non solo ci feriscono, ma alle quali rispondiamo con rabbia», proseguono Cora e Vittorini. «Stiamo parlando di omicidio colposo e della morte di tante persone. Bertolaso ha detto che metterà tutte le carte processuali on line?Anche noi diffonderemo i nostri documenti, perché gli italiani devono sapere che cosa è successo all’Aquila sette anni fa, altrimenti sarà l’ennesimo schiaffo alla città che non può essere sbeffeggiata da nessuno». Una battaglia, quella «per la verità», che per Vittorini e Cora ora si trasformerà in uno scontro diretto. «E ciò perché il processo per la “Grandi rischi bis” coinciderà con l’avvio della campagna elettorale nella capitale». In veste di consigliere comunale del gruppo “Appello per L’Aquila che vogliamo” Vittorini si rivolge poi ai politici di centrodestra. «Lancio un appello ai parlamentari abruzzesi e ai consiglieri regionali e comunali di centrodestra a prendere una posizione netta contro una candidatura che ritengo un’offesa a tutti gli abruzzesi».

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