PESCARA Trovare i capitali privati per circa 1,5 milioni – e la disponibilità c’è già stata con le 14 Dmc, associazioni d’imprese turistiche – e far sì che la normativa possa andare incontro alle difficoltà degli aeroporti fino a 700mila passeggeri. Si muoverà su queste due linee la giunta regionale affinché la compagnia aerea low cost Ryanair resti all’aeroporto d’Abruzzo. L’impegno le è stato assegnato dal consiglio regionale straordinario convocato proprio per discutere dei tagli decisi dalla società irlandese dal 27 ottobre. Approvati a maggioranza due documenti. Nel primo, presentato dal centrodestra e al quale ha votato contro solo M5s, si chiede alla giunta D'Alfonso di chiedere al ministero la revoca della tassazione sui transiti aeroportuali, di avviare un confronto con Ryanair e di garantire il trasferimento delle somme in favore della Saga fino al punto di equilibrio della società di gestione. Nel secondo documento presentato dalla maggioranza di centrosinistra – e contro il quale hanno votato M5s e il consigliere Leandro Bracco (gruppo Misto)– s’impegna il governatore affinché la Conferenza Stato-Regioni adotti il recente indirizzo del Parlamento Europeo nella richiesta rivolta alla Commissione Ue di promuovere una rivisitazione dell'attività aeroportuale. Il documento, inoltre, chiede che sia approvata una legge finalizzata al finanziamento di 14 milioni di euro alla Saga nel 2016-2020 e che vengano individuate misure di incentivazione alla partecipazione privata al progetto di marketing e sviluppo turistico attraverso forme di compensazione fiscale. Ma per risolvere il caso Ryanair i tempi stringono: la società aveva chiesto risposte entro poche settimane e il termine scade alla fine del mese.