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Data: 17/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Settimana corta, arriva l'ispettrice. Intanto il Comune chiede alla direttrice l'accesso agli atti del provvedimento dopo le proteste dei genitori del «no». A sorpresa una funzionaria sta controllando tutte le varie situazioni di criticità a cominciare dall'assenza delle mense. Il contenzioso con la ditta Gaspari

Settimana corta, polemiche lunghissime. Ormai da quel caldissimo mese di luglio scorso, quando si annunciò l'idea di adottare il provvedimento al primo circolo (Scuola elementare De Amicis e media Pagliaccetti) non c'è stato più un giorno di pace. E si è così tanto strillato e protestato, con i genitori scesi in campo pesantemente (assieme a qualche nonna battagliera) che a scuola è arrivata un'ispettrice. Ed ha controllato praticamente tutto, dalla sede del Paese, a quella di Colleranesco fino a Bivio Bellocchio ed ora invierà una relazione al direttore regionale della scuola nella quale sicuramente segnalerà la mancanza delle mense soprattutto alla De Amicis. Non basta, perché l'altra sera un gruppo di genitori del «no», quelli che tengono a precisare che «noi non siamo contrari all'iniziativa ma al modo in cui è stata applicata», i quali, non riuscendo ad ottenere dalla direzione scolastica i documenti relativi al varo della settimana corta, si sono rivolti al Comune ed hanno avuto un incontro con l'assessore Nausicaa Cameli e con il consigliere del Pd, Gabriele Filipponi. E ieri il dirigente Andrea Sisino, responsabile anche del settore scuola (e gli hanno affidato ora perfino quello dei rifiuti) ha avanzato la richiesta di accesso agli atti proprio a nome e per conto dell'amministrazione comunale. Al centro delle polemiche, comunque, c'è sempre negli ultimi tempi, da quanto la settimana corta ha fatto ingresso anche nelle elementari, la ditta Gaspari, che cura il trasporto degli alunni attraverso gli scuolabus.
IL CONTENZIOSO Tra l'azienda e il Comune va segnalato che esiste un vecchio contenzioso che non sembra aver trovato soluzione. Il Comune ha deciso di applicare una riduzione del cinque cento sulle competenze nell'ambito della ristrutturazione del servizio. Gaspari non ha accettato, ritenendola illegittima, e continua ad inviare a Palazzo fatture a prezzo pieno che, il dirigente, però si rifiuta di pagare. La ditta ha deciso di rivolgersi ad un legale. Altre polemiche riguardano la settimana corta, nel senso che, con l'entrata in vigore del provvedimento, il quale precede l'entrata in classe mezzora prima, non ha aggiornato i suoi orari e gli scuolabus transitano con gli stessi orari di prima. Il caso più eclatante, quello di un bambino di 8 anni, residente nella frazione Villa Pozzoni che si alza alle 6 e attende lo scuolabus che parte a prenderlo alle 7 per arrivare a destinazione a Colleranesco, addirittura alle 8 dopo aver percorso un lunghissimo giro e per l'alzataccia con qualche «pericolo» di sonno durante le lezioni.

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