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Data: 19/02/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Meridiana, il Qatar chiede 900 esuberi. Ultimatum degli arabi per salvare la compagnia: senza il dimezzamento del personale niente nozze.

ROMA Salvataggio di Meridiana appeso a un filo. Qatar Airways, futuro partner, chiede un taglio netto del costo del lavoro e una trattativa rapida per siglare l’intesa. Altrimenti, hanno minacciato ieri gli arabi, tutta l’operazione rischia di saltare. C’è tempo, fanno trapelare i negoziatori, solo fino a marzo. Poi potrebbe davvero calare il sipario con il fallimento della compagnia. Il rilancio richiede un sacrificio altissimo: una sforbiciata di circa 900 di posti di lavoro, la metà degli attuali, proprio per far fronte ai conti in profondo rosso della aviolinea sarda. Nuovi contratti e razionalizzazioni sono quindi la conditio sine qua non posta per entrare nel capitale della compagnia dell’Aga Khan.
I DETTAGLI

A riferire la posizione degli uomini dell’Emiro sono stati i vertici di Meridiana ai rappresentanti dei lavoratori, in occasione di un incontro che si è tenuto ieri al ministero per lo Sviluppo economico. Durante l'incontro è emerso che senza un accordo preventivo sugli esuberi il matrimonio resterà solo un bel sogno. «Serve velocità nelle decisioni altrimenti Qatar Airways lascia la trattativa», ha spiegato con tono perentorio il presidente di Meridiana, Marco Rigotti. Il ministro Federica Guidi ha auspicato una rapida soluzione: l'unica in grado di assicurare il rilancio e il consolidamento di Meridiana. Del resto è più di un anno che il negoziato è avviato.
IL PERSONALE

In sostanza Qatar Airways chiede un adeguamento degli organici e un contratto di lavoro nuovo di zecca, senza i vecchi oneri. Si parte, dunque, da 900 esuberi, considerati strutturali. Tra gli strumenti di gestione delle eccedenze di personale, sono stati indicati l'utilizzo del part time verticale, la mobilità volontaria, la disponibilità di Qatar Airways ad assumere tecnici e personale navigante e, infine, il potenziamento dell'attività cargo. Se tutto filerà liscio, ma i sindacati hanno già detto che sugli esuberi bisognerà discutere a fondo, per evitare di fare macelleria sociale, decollerà la nuova Meridiana. Con una articolazione societaria già definita. Verrà creata una Newco, capitalizzata con 80 milioni, nella quale l’Aga Khan avrà il 51% e gli arabi il 39,2%. La scatola controllerà flotta, dipendenti e slot. La maggioranza della holding farà capo al fondo Akfed che investirà 40,8 milioni, metà cash e metà conferendo le attività legate agli asset aziendali. Il Qatar farà il proprio ingresso con 39,2 milioni. Come ha evidenziato Rigotti al tavolo del ministero dello Sviluppo, il possibile ingresso di Qatar Airways nella compagnia Meridiana rappresenta l’unica soluzione. Il piano, qualora il matrimonio andasse in porto, si focalizza su due piattaforme storiche del vettore: da un lato Milano, con lo sviluppo su Malpensa e il miglioramento dell'offerta da Linate; dall'altro la Sardegna, con lo sviluppo costante dei collegamenti destinati all'economia turistica, ma soprattutto con una rinnovata attenzione alle esigenze di continuità territoriale. «C'è - ha detto il manager - uno spostamento del focus verso l'Asia e Qatar è uno dei principali attori. Questo è un progetto tutto da costruire ma se riuscissimo a chiudere una partnership con Qatar, vuol dire che avremmo un accordo con uno dei principali protagonisti sulla scena». E, come Alitalia con Etihad, un futuro nel difficile mercato del trasporto aereo.

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