Cambiare aria a Pescara: è lo slogan e insieme il traguardo che l’amministrazione comunale si propone di centrare entro il 2020 per rispettare gli obiettivi 20-20-20 fissati dall’Europa per la riduzione di gas serra e del consumo energetico e per soddisfare il fabbisogno di energia da fonti rinnovabili. Si spiega così il piano d’azione che il sindaco Marco Alessandrini ha illustrato ieri inn sala giunta a una platea di ambientalisti, sindacati, categorie sociali e produttive, tutti più o meno delusi dal pannicello caldo delle targhe alterne e delle domeniche ecologiche.
Il documento si basa su 27 azioni mirate: il risparmio energetico consentirà riduzioni significative sulla spesa di gestione per impianti di riscaldamento e idrico-sanitari e di elettricità, anche grazie agli interventi, in parte effettuati e in parte programmati, sull’illuminazione e sugli impianti fotovoltaici nell’ambito del Piano di azione per l’energia sostenibile (Seap). Unanime l’approvazione del documento «che riprende molte nostre proposte» ha sottolineato Luciano Di Tizio del Wwf. Ciò premesso, tutti hanno espresso consapevolezza del lungo percorso da affrontare e del ritardo accumulato negli anni per la tutela dell’ambiente. Edvige Ricci, storica esponente dei Verdi, ha rispolverato dal cassetto una cartolina del 1992 che già fissava le azioni per una migliore qualità dell’aria e per una mobilità sostenibile, motivo ieri di corale scetticismo: se ne parla da anni, ma nulla cambia.
LA CURA
La cura è sempre la stessa. A cominciare da un adeguato Piano della mobilità in area vasta. Perché, come ha osservato l’imprenditore Paolo Di Cintio a nome dell’Ance «piuttosto che ragionare nei confini urbani occorre affrontare il tema della mobilità in un’area che va da Popoli a Ortona a Silvi e discutere quindi di parcheggi di scambio, di mezzi pubblici e anche di metropolitana in questo ampio contesto». Punto di vista sposato dall’amministrazione comunale: «La discussione del Pumav (piano urbano mobilità area vasta) - ha ribadito il sindaco Alessandrini - è all’ordine del giorno dell’incontro convocato per il 24 febbraio». Tutti d’accordo su un punto: dopo anni di parole, si deve agire.
Moltiplicare le centraline di monitoraggio dell’aria. Parcheggi di scambio. Potenziare i mezzi pubblici «che vanno incrementati e non tagliati del 30% come sta invece succedendo» ha detto Emilia Di Nicola della Cgil. Urge pubblicizzare il biglietto unico giornaliero di Tua a 1,30 euro e assicurare corsie preferenziali ai bus in modo da abbattere i tempi d’attesa «altrimenti l’auto privata vincerà sempre, anche perché il parcheggio in centro costa poco e la domenica è gratuito» ha osservato Giampiero Sartorelli dell’Aci, non senza riservare una stoccata a chi non rispetta l’ordinanza sindacale sui termosifoni a 19 gradi: a palazzo di giustizia il riscaldamento è eccessivo, così come in Regione e in Provincia i cui dipendenti girano in maniche corte. Franco Danelli, presidente Confcommercio, ha indicato come prioritaria «la trasformazione dell’area di risulta in un grande parco con silos in grado di ospitare parcheggi e insieme spazi commerciali, uffici e abitazioni con terrazze giardino».
RIVOLUZIONE CULTURALE
«Una rivoluzione culturale partendo dalle giovani generazioni» è stata auspicata da Coccia della Cisl a Taucci di Confesercenti a Pietrantonio di Confindustria. Il vice sindaco Del Vecchio presenta oggi il Pedibus, progetto per incentivare gli alunni a recarsi a scuola a piedi. Tutto sta a convincere i genitori che ogni giorno davanti agli istituti sostano in doppia e terza per recuperare i figli alunni.