«Bloccare per cinque anni l' aumento dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25, al fine di riequilibrare il rapporto ricavi-spese»: è la proposta delle associazioni di categoria del trasporto abruzzese che, dopo aver lanciato la protesta “salta il casello” contro il “caro pedaggi”, chiedono al governatore Luciano D'Alfonso un incontro che coinvolga anche Strada dei Parchi per affrontare il problema». Secondo Confartigianato Trasporti, Fiap, Assotir, Fai, Fita-Cna e Sna-Casartigiani è inoltre necessario «impegnarsi per gli aumenti futuri a mantenerli in linea con l'inflazione calcolata su dati Istat» e «esaminare la fattibilità di prevedere per i trasporti regionali una tariffazione dei pedaggi diversa rispetto a chi effettua trasporti fuori regione e utilizza la Strada dei Parchi. Tale intervento – spiegano le associazioni - si può studiare insieme al ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il coinvolgimento delle Istituzioni locali: Comuni, Province e Regione». Le sei associazioni di categoria ricordano che «la diminuzione degli utili delle imprese è causata anche dall'aumento dei pedaggi autostradali, che è stata anche di dieci volte superiore al costo dell'inflazione calcolata sui dati Istat».