Iscriviti OnLine
 

Pescara, 26/07/2024
Visitatore n. 738.580



Data: 22/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Renzi ritorna in Abruzzo per festeggiare il Jobs act. Tappe al laboratorio del Gran Sasso e alla Wts di Chieti che ha assunto 50 persone. L’imprenditore Luca Tosto: la nuova legge è un turbo per aziende e occupazione

PESCARA «Devo essere molto di più dove i posti di lavoro si producono, per questo motivo arrivo in Abruzzo»: con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato a sorpresa la visita che compie oggi nella nostra regione fermandosi in elicottero prima – alle ore 13 – ad Assergi, sede del Gran Sasso Institute e del Centro di ricerca (Infn) sotto il Gran Sasso e poi – alle 15 – alla Walter Tosto Serbatoi (Wts) di Chieti scalo. Ad accoglierlo sarà sempre il governatore Luciano D’Alfonso. Un ritorno in Abruzzo, sei mesi dopo la visita all’Aquila, per due realtà differenti ma che sono state selezionate perché rappresentano, secondo la Presidenza del consiglio, la sviluppo e la dinamicità industriale nell’applicazione del “Jobs act”, la riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi attraverso una serie di provvedimenti legislativi. Inoltre Wts e Infn sono più vicini di quanto si creda poiché l’azienda di Chieti, leader nell’industria della caldareria, è partner nei progetti di ricerca sul Borexino e sulla materia scura. che si conducono sotto il Gran Sasso, fornendo componenti strumentali essenziali. Wts è probabilmente, insieme alla Sevel di Atessa, l’azienda che in questi ultimi mesi è ricorsa di più il Jobs act con assunzioni a tempo indeterminato. E con Sevel (Gruppo Fiat) guardacaso condivide la decisione di non aderire a Confindustria. «I contratti che abbiamo in essere sono circa 50, cioé il dieci per cento della forza lavoro», spiega Luca Tosto, ad dell’azienda che in questi anni ha acquisito commesse in tutto il mondo (non ultima la realizzazione della ruota panoramica di New York). Il manager afferma di aver saputo della visita di Renzi direttamente dal sito del Centro e si è dato subito da fare per organizzare l’accoglienza. «Il Jobs act è veramente qualcosa di utile e di intelligente per chi vuole assumere e andare avanti», afferma definendolo il “turbo del lavoro”: «E’ uno strumento che ha accelerato le assunzioni, senza di esso non so se l’avremmo fatte così di “massa”. Mi auguro che venga finanziato anche per il 2017». Luca Tosto racconta di averlo applicato subito parallelamente all’aumento delle commesse e quindi alla crescita dell’azienda: «Abbiamo iniziato con 19 ragazzi che poi sono passati agli attuali 50 contratti a tempo indeterminato. A breve ne avremo un’altra decina e credo che chiuderemo l’anno con 40. Questa sarà la nostra squadra per le commesse future». Si tratta di giovani tecnici e ingegneri specializzati sempre nel campo delle saldature». Ma l’altra leva sulla quale fa affidamento Wts è sulla modifica inserita dal Jobs act relativa all’alternanza scuola-lavoro. «In base a questo nuovo sistema stiamo creando un’unione strategica con due scuole, una di Chieti e una di Pescara, affinché gli studenti si sentano parte di un progetto concreto di crescita», spiega Luca Tosto, annunciando che stanno per partire in questo ambito le selezioni per 24 giovani. Wts sta analizzando il piano di studi delle due scuole. «L’idea», continua l’ad, «è di proporre delle “virate” attinenti il nostro interesse strutturale, prevedendo l’inserimento dei nostri manager come partner: l’obiettivo è di avere già alla fine del triennio scolastico 400 ragazzi in stage in azienda in modo che anche loro possano crearsi delle soddisfazioni». Alla base di tutto resta il vantaggio contributivo che trova un’azienda che applica il Jobs act. «Al momento è un bell’incentivo, credo sia pari al 50 per cento», ricorda Luca Tosto. Che per oggi ha un desiderio: «Mi piacerebbe far vedere a Renzi la nuova fabbrica di Ortona, chissà se ci riuscirò...?».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it