Iscriviti OnLine
 

Pescara, 26/07/2024
Visitatore n. 738.580



Data: 25/02/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Berlusconi chiama Bertolaso. L’ex premier invita il futuro candidato per Roma: «Torniamo all’Aquila, ci accoglieranno come eroi» Gaffe sul balcone crollato: «Si era solo scrostato, è ancora lì. Così hanno sminuito la nostra azione».

Berlusconi e Bertolaso di nuovo all’Aquila, magari per un sopralluogo al Progetto Case, come è accaduto esattamente 31 volte dopo il sisma del 2009. E’ stato lo stesso Cavaliere ad annunciare questa clamorosa possibilità che ha evidentemente connotazioni elettoralistiche dopo la candidatura dell’ex capo della Protezione civile a sindaco di Roma. L’intervista a Berlusconi è stata realizzata da Rete8 ed è andata in onda nell’ambito di un speciale dedicato a Nino Sospiri, a dieci anni dalla sua scomparsa. Contiene un lungo intervento proprio sul terremoto dell’Aquila, in cui tra l’altro l’ex capo del Governo commette qualche “scivolone” sia nei numeri che fornisce sia sulla vicenda del balconi crollati al Progetto Case.
«Quella del terremoto - ha esordito Berlusconi - è stata una esperienza che ho vissuto veramente con una partecipazione totale fin dal primo minuto della notizia che ci ha trovato impreparati. Da quel momento l’obiettivo primo della mia azione di governo è stato riuscire a evitare ai cittadini dell’Abruzzo il più possibile le conseguenze tragiche di quel terremoto. Sono stato aiutato in questo molto da Guido Bertolaso, capo della Protezione civile. Non so quante decine di volte sono stato direttamente in Abruzzo (31, ndr) e credo che quello che è stato fatto sia il massimo di ciò che si può pensare di fare dopo un accadimento di quel genere». L’ex premier ha poi ricordato le prime fasi dell’emergenza: «Già dal primo giorno gli abruzzesi che avevano avuto le loro case distrutte sono stati sistemati negli alberghi della costa adriatica; chi aveva una casa con mobili dentro e perciò era preoccupato e non voleva allontanarsi è stato alloggiato in comode tende dotate di tutti i servizi igienici e fin dall’inizio di televisione. E poi abbiamo subito deciso di costruire delle case nuove. Abbiamo costruito case per quasi trentamila persone (in realtà il Progetto Case, a cui Berlusconi si riferisce, comprende 4.500 appartamenti che hanno ospitato un massimo di 15 mila persone, ndr). Case che sono ancora lì, da vedere». «Qualcuno - ha aggiunto - ultimamente ha cercato di diminuire il valore della nostra azione dicendo che c’era un balcone che si era abbattuto. Intanto è ancora su, si era semplicemente un po’ scrostato (più di un balcone ha presentato problemi e non sono certo scrostature, ndr). Ma adesso abbiamo in programma con Bertolaso una visita lì e sappiamo già che saremo accolti come degli eroi, ci diranno che nessuno vuole allontanarsi da questi nuovi quartieri. E quindi un grande dolore per quel che è successo, con oltre trecento morti, ma un ricordo positivo per quello che siamo riusciti a fare per alleviare questo dolore e per dare a chi era stato colpito con la perdita della casa la possibilità di non soffrirne troppo e anzi di avere un miglioramento con le nuove bellissime case».
IL QUADRO
Le dinamiche del post sisma sono tornate d’attualità in virtù della candidatura di Bertolaso a Roma che è stata criticata aspramente da alcune associazioni aquilane e parenti delle vittime (come Vincenzo Vittorini). In particolare quando Bertolaso ha definito Roma «terremota». L’ex capo del Dipartimento ha replicato sostenendo di essere «orgoglioso di quanto fatto all’Aquila» e riducendo la portata delle critiche «a una piccola fetta della comunità aquilana».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it