Pensano agli autisti per i sottosegretari e i consiglieri delegati. Pensano ad assumere i Celupica, pensano a mobbizzare i direttori scomodi, e pensano ai 32 membri dello staff del presidente. Madonna quanto pensano. Non pensano però a pagare gli stipendi ai dipendenti della Regione: eh no, fino a ieri gli stipendi non c’erano, ed era pure un mese con una busta paga un po’ più ricca. Niente: chi è andato in banca a controllare l’estratto conto ha trovato la sorpresa.
La Regione è in bolletta, profondo rosso. Non paga gli stipendi, ma non paga neppure la luce. E proprio qualche giorno fa è arrivata un’ingiunzione di pagamento del tribunale dell’Aquila per conto della Banca Farmafactoring spa che ha rilevato i crediti dell’Acea Energia e di Edison Energia che chiede 180 mila euro più le spese di 2.500 euro circa. Solleciti, diffide non hanno sortito alcun effetto, e quindi alla fine la Farmafactoring si è rivolta al giudice Ciro Riviezzo. Adesso la Regione dovrà pagare tassativamente entro quaranta giorni, ammesso e poco concesso che riesca a trovare i soldi.
I dipendenti trattengono il respiro, imbufaliti come non mai: sembra che il dirigente che avrebbe dovuto liquidare gli stipendi si sia rifiutato perchè non c’è copertura finanziaria. Forse aspettano gli incassi dei bolli auto.
Ps: ma risparmiare sul mega staff no? Trentadue persone, ma manco Craxi quando è andato in Cina.