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Data: 26/02/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Il Ministero per ora "raddrizza" Toto: «tracciati alternativi A24 e A25 sono fuori da concessione»

Il Ministero dei Trasporti, a firma del Dirigente, Ingegnere Placido Migliorino, ha risposto in modo lapidario ad una richiesta di chiarimenti del Forum Abruzzese dei Movimenti in ordine proprio alla proposta del gruppo Toto di variante del tracciato della A25 Cerchio-Bussi.

Nel passaggio più significativo si può leggere «risulta che allo stato attuale la Società Strada dei Parchi non ha titolo istituzionale per analizzare tali problematiche di varianti e, conseguentemente, le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero Concedente».

«Quando abbiamo visto la suddetta risposta del Ministero alla nostra istanza in cui chiedevamo di poter accedere ai progetti e che fossero pubblicati on line per poter permettere un dibattito consapevole sull'opera non credevamo ai nostri occhi», dicono dal Forum.

La nota del ministero ricorda che la legge 228/12 (legge di stabilità del 2013) aveva previsto l'adeguamento delle autostrade A 24 e A25 a causa del rischio sismico e delle ordinanze di protezione civile seguenti al sisma aquilano del 6 aprile 2009.

Toto, secondo il Ministero, avrebbe avanzato proposte progettuali a più riprese, inserendo, però, varianti estranee all'ambito della Convenzione esistente e quindi non assentibili in base alla suddetta normativa (che consente l’adeguamento dell’autostrada nel suo attuale tracciato).

Scrive infatti il Ministero «in particolare sono state ipotizzate dalla Società Concessionaria alcune varianti al tracciato autostradale che, tuttavia, non sono ricomprese nelle attività di progettazione affidatele ai sensi della convenzione vigente».

La nota ministeriale si chiude rimandando ad eventuali e del tutto ipotetiche fasi di progettazione preliminare, dopo un eventuale affidamento ufficiale (ovviamente – aggiungiamo noi – previa evidenza pubblica), che comunque saranno sottoposte a dibattito pubblico.

COSA PREVEDE IL PROGETTO

PrimaDaNoi.it ha avuto modo di vedere il progetto e può quindi svelare i dettagli di questa operazione che prevede la realizzazione di 40 chilometri di nuove gallerie a doppia canna che consentirebbero proprio di accorciare l’autostrada, sforbiciando le zone piene di curve, trasformando un tracciato in un lungo rettilineo.

Strada Dei Parchi è concessionaria dell’Autostrada per 28 anni ma, ha spiegato, Toto proprio in cambio di questo investimento senza fondi pubblici, si chiederebbe allo Stato di allungare la concessione di 45 anni per consentire di poter incamerare per altrettanti anni i pedaggi.

Cosa prevede il nuovo tracciato?

La trasformazione parte all’altezza di Roviano, nel tratto laziale, dove una nuova galleria accorcerebbe di ben 3 km il tracciato esistente che sbocca in Abruzzo. Tripletta di tunnel, invece, nel tratto Carsoli- Torano che porterebbero il tracciato di oggi di 27,3 km a 23,9 km con una differenza di 3 km e mezzo. E questo è per quanto riguarda la A24.

Novità anche sulla A25 dove la svolta più eclatante è certamente un’altra tripletta di tunnel da Cerchio fino a Bussi- Popoli.

Il progetto è clamoroso perché andrebbe a tagliare un “ramo secco” che partendo da Pescina (il casello è in una situazione già precaria, e teoricamente è vietato il transito ai mezzi di oltre 7.5 tonn.) in realtà bypassa, nel tratto abruzzese, Pratola Peligna e quindi Sulmona.

L’attuale tracciato Cerchio Bussi è di circa 45 km che con il progetto di Strada Dei Parchi diventerebbero poco meno di 28. Una differenza di 17 km e mezzo che sarebbe per gli automobilisti un bel risparmio di carburante.

Augusto De Sanctis del Forum H2O ha detto: «In questi anni ne abbiamo viste tante ma qui abbiamo superato ogni immaginazione, visto che si è parlato di interventi da 5 miliardi di euro, come se la normativa e i provvedimenti lo consentissero già di per sè. Più che progetti che avrebbero impattato sul ciclo idrico si potrebbe chiosare che erano proposte scritte sull'acqua! Questa storia surreale deve servire per accendere e tenere acceso un riflettore sulle modalità di gestione dell'Autostrada esistente e sulle attività della concessionaria Toto Spa che, ricordiamo, in zona Bussi, proprio dove avrebbero voluto far sbucare la nuova galleria di cui si è parlato, nel 2009 fece dei sondaggi geologici spinti in falda profondi ben 300 metri, a nostro avviso senza la prescritta procedura di V.I.A., perché voleva realizzare una megacava di calcare. Ovviamente bisognerà tenere alta l'attenzione perché se ci sono stati tali movimenti, seppur unilaterali, nei cassetti rimangono sogni miliardari che qualcuno per profitto vorrebbe far diventare realtà a discapito delle tasche degli abruzzesi e dell'ambiente appenninico».

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