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Pescara, 26/07/2024
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Data: 25/02/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Campania, Ctp: autisti messi in congedo. Tre giorni di fermo per 300 lavoratori, domani presidio davanti all'ex Provincia

Secondo giorno di stop, Bus fermi nei depositi per mancata manutenzione e lavoratori messi in congedo fino a domani. Tre giorni di fermo obbligato per circa la metà degli autisti, imposto dall'azienda.
Una decisione presa a causa del deficit economico (così l'azienda evita di pagare tutte le competenze per i giorni di fermo) che di fatto aumenterà i disagi per i viaggiatori. Oggi dunque la metà degli autisti, secondo fonti sindacali, sarà assente dai depositi di Pozzuoli, Teverola ed Arzano. I lavoratori restano a casa fino a domani, quando è fissato l'incontro nella sede della Città metropolitana in piazza Matteotti con il sindaco Luigi de Magistris. Un appuntamento decisivo, nel quale si tenterà di trovare la soluzione alle forti difficoltà finanziarie della società di trasporto provinciale, sulla quale pesa un buco in bilancio di 15 milioni. Il personale scenderà in piazza davanti al palazzo dell'ex Provincia, sperando in risposte certe sul loro futuro.
«I dipendenti devono sfruttare i congedi, quando è possibile - minimizzano dall'azienda, confermando il piano stabilito di fermo obbligato - ma non resterà a casa la metà degli autisti». Secondo fonti sindacali, invece, in congedo sarebbero circa 300 dei 600 autisti. La realtà è che da martedì gli autobus sono fermi nei garage perché senza manutenzione, le casse della Ctp sono praticamente vuote. Le ditte esterne responsabili del servizio vantano crediti per circa 20 milioni e hanno rinunciato a lavorare perché non pagate. Il sindaco de Magistris, responsabile della società dopo l'introduzione della città metropolitana, ha proposto il saldo di 2 milioni per il mese di giugno ma le società hanno rifiutato. Martedì mattina, stanchi delle incertezze continue, una cinquantina di dipendenti ha occupato la direzione della società ad Arzano.
Fuori uso i collegamenti con tutta l'area a Nord di Napoli, la tratta Napoli-Caserta, incluso Mondragone e Baia Domizia, la linea più frequentata. Nei giorni scorsi i bus si erano nuovamente fermati perché mancava il carburante necessario. L'Eni ha messo i sigilli alle colonnine per morosità. Anche in quel caso, ci sono stati disagi per i viaggiatori, costretti ad attendere anche un'ora alle fermate.
«Tre milioni di utenti a piedi - protestano Natale Colombo, Giuseppe Esposito e
Antonio Aiello, segretari regionali Trasporti di Cgil, Cisl, Uil - si trovi la soluzione alla vicenda. Le continue rassicurazioni di de Magistris sono smentite dal fatto che il servizio è completamente fermo».

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