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Pescara, 26/07/2024
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Data: 26/02/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Delrio, gelo sulle bretelle «Proposta unilaterale». Toto: «Visioni diverse». Il Forum H20 interpella e il Ministero dice no al progetto La concessionaria: «Necessario intervenire per la sicurezza».

L’AQUILA «La società Strada dei Parchi non ha titolo istituzionale per analizzare problematiche di varianti e di conseguenza le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero concedente». Arriva come una doccia fredda per il Gruppo Toto la risposta che il Ministero delle Infrastrutture ha fornito al Forum H2O che aveva chiesto lumi e carte sul progetto di accorciare l’A25 con una bretella e tre tunnel da Bussi a Cerchio, tagliando fuori l’intera Valle Peligna e i caselli di Pratola-Sulmona, Cocullo e Pescina. Pensare che due settimane fa Toto era tornato alla carica con il suo progetto proprio negli uffici romani «con proposte di adeguamenti infrastrutturali (la bretella, appunto; ndr) che a suo giudizio -scrive il Ministero- consentono di raggiungere l’obiettivo fissato dalla legge», quella cioè del 2012 che obbliga il concessionario a mettere in sicurezza antisismica e di protezione civile il tratto esistente.
CONVENZIONE
«La convenzione regolamenta esclusivamente la gestione dell’infrastruttura esistente -insiste il Ministero- e i relativi investimenti finalizzati alla conservazione del patrimonio autostradale assentito in concessione, adeguandolo alle sopravvenute necessità». Insomma nessuna diversa ipotesi è consentita, anche perché, spiega il Ministero, se così fosse, Toto dovrebbe essere prima incaricato a presentare un progetto preliminare, «con regolare bando pubblico» aggiunge Augusto De Sanctis del Forum H2O.
REGOLE
Non la pensa così il concessionario, che sostiene di agire nel pieno rispetto delle regole, secondo una diversa visione, rispetto al Ministero, sul come ottemperare alla legge e al piano regolatorio quinquennale (scadrà nel 2018, data entro la quale cioè i lavori, in un modo o nell’altro, dovranno essere fatti). «Il Ministero ritiene di dover effettuare gli adeguamenti richiesti dalla legge rimanendo sull’attuale tracciato di A24 e A25 -spiega il Gruppo Toto- Strada dei Parchi ritiene invece che sia necessario anche mettere in sicurezza il tracciato autostradale che, essendo stato progettato negli anni ’60, è oggi fuori norma dal punto di vista delle caratteristiche geometriche (raggi di curvatura planimetrici, pendenze trasversali, pendenze longitudinali, ecc.) ed inoltre, ai fini di una migliore percorribilità per l’utenza, è necessario abbassare la quota di valico e, soprattutto, ai fini della sicurezza in caso di eventi sismici, realizzare la parte dei nuovi tracciati in galleria. Questo può essere ottenuto solamente attraverso la realizzazione di alcune varianti». Per il Forum H2O si tratta di «una boutade sulla quale occorre vigilare: abbiamo superato ogni immaginazione -commenta De Sanctis -, questa storia surreale deve servire per accendere e tenere acceso un riflettore sulle modalità di gestione dell’Autostrada».

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