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Data: 28/02/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
In viaggio sulla Sulmona-Roccaraso, seconda ferrovia piu' bella al mondo. Lo dice la classifica skyscanner. Nel 2015 in oltre 9 mila sui treni turistici. ''E pensare che fs voleva smontarla pezzo per pezzo''

SULMONA - La ferrovia Sulmona-Roccaraso, un tratto della cosiddetta Transiberiana d'Italia è la seconda più bella al mondo, superata solo per suggestione ed emozioni regalate dalla California Zephyr Train, che permette di attraversare gli Stati Uniti d’America da Chicago a San Francisco.

A dirlo è Skyscanner, il motore di ricerca viaggi globale che nel 2015 la centrato la cifra record di 50 milioni di visitatori mensili e che ha stilato una classifica su scala mondiale tra i dieci viaggi da fare in treno che attraversano territori favolosi da poter contemplare stando comodamente seduti.

“È una grande soddisfazione, una scommessa vinta”, commenta ad Abruzzoweb Domenico Minichetti, presidente dell'associazione “Le rotaie”, composta da volontari abruzzesi e molisani che questa linea ferroviaria secondaria dell'Abruzzo e del Molise l'hanno prima salvata dalla smantellamento. Poi senza l'aiuto di nessuno, nè tanto meno della Regione Abruzzo, e quella del Molise, o di altri enti pubblici, senza guadagnarci nulla, ma solo per passione, hanno creato da zero lungo un tracciato spettacolare, un servizio di viaggi turistici anche con treni d'epoca.

Nel 2015 a bordo, pagando un biglietto da 35 euro, sono saliti 9.317 turisti di cui 350 stranieri. Tutto prenotato per i viaggi già programmati nel 2016.

Scorrendo la classifica Skyscanner, a conferma del valore della Transiberiana d'Italia, troviamo alle sue spalle, al terzo posto, il Tunnel of love Train in Ucraina, ritenuto il tratto percorribile su rotaia più romantico al mondo, lungo un intreccio di alberi e vegetazione, lungo circa 3 chilometri, che cambia secondo le stagioni e il colore delle foglie.

Seguono la Lucertola rossa in Tunisia, il Rovos Rail in Africa, il Shinkansen Bullet Train in Giappone, la celebratisima Transiberiana, Mosca – Mongolia, il Belmond Hiram Bingham in Perù, il Golden Chariot in India, chiude la classifica Il Ghan in Australia.

“In fondo la Transiberiana d'Italia - spiega Minichetti – è in museo viaggiante e a bassa velocità. È in po' come vedere un documentario dal vivo, con le immagini che scorrono da finestrino, tra paesaggi di cui forse gli abruzzesi e i molisani non hanno piena consapevolezza della loro unicità e bellezza a livello mondiale, perchè qui la natura selvaggia si abbina ad una storia secolare, a un passato italico, romano, medioevale, e rinascimentale che abbiamo solo noi”.

La ferrovia Sulmona-Isernia fu inaugurata nel 1897. Lunga 128 chilometri, fu ritenuta un capolavoro di ingegneria, che dai 328 metri d'altezza della valle Peligna raggiunge gli oltre 1200 della stazione di Rivisondoli, lungo ponti, viadotti e gallerie. Nel cuore del Parco Nazionale della Majella. Per poi scendere ai 730 metri di Castel di Sangro risalire in quoto lungo l'area naturalista del Monte di mezzo, destinazione Carovilli, Carpinone e infine Isernia in Molise.

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, fu distrutta dai tedeschi in fuga, è fu ricostruita solo nel 1960. Poi arrivarono le politiche di razionalizzazione smaltellamento: Ferrovie dello Stato dichiarò la tratta un “ramo secco”, troppi pochi passeggeri, rispetto ai costi di esercizio, con buona a pace delle migliaia di abitanti e contribuenti delle aree interne che il treno lo usavano eccome.
Nel 1994 sono state chiuse le biglietterie, subito dopo le stazioni, infine sono state cancellate tutte le corse nel 2011. In progetto era poi di smontare anche le rotaie, e rivendere il ferro.

Ed è qui che sono intervenuti i volontari dell'associazione le Rotaie, che riunisce appassionati di modellismo, e del mondo dl trasporto ferroviario in genere. Che sono riusciti ad impedire lo smatellamento fisico della tratta grazie a manifestazioni, appelli, opere di sensibilizzazione, trovando sponda nella Fondazione Ferrovie dello Stato.

Infine la creazione dl nulla delle escursione in tremo, della riconversione turistica della Sulmona-Isernia, con l'efficace brand Transiberiana d'Italia.

“Un successo quello dei viaggi che neanche ci aspettavamo – spiega il presidente Minichetti – tengo però a precisare che nell'associazione nessuno ci guadagna un euro. il biglietto serve a coprire il noleggio del treno, le spese vive del viaggio, dal carburante al personale viaggiante. Ognuno di noi ha del resto la sua professione, per noi la Transiberiana d'Italia è solo una grande passione”.

Un incoming turistico fatto dunque da “dilettanti”, a titolo gratuito che sta ottenendo risultati ben più concreti, rispetto ad altri interventi e azioni pagate dalla Regione Abruzzo (e Molise) con ingenti risorse economiche.

“Se pure il viaggio non produce utili - spiega infine Minichetti - crea un significativo indotto, perchè quello che offriamo è in fondo un pacchetto integrato, ci si ferma a mangiare in questo quel ristorante lungo la ferrovia, nella sosta del pranzo, si possono acquistare prodotti tipici e artigianali. Ma soprattutto aumentano i turisti che vengono appositamente in Abruzzo per fare questo viaggio. In base ai questionari ben 150 stranieri da Russia, Francia e Germania, sui 350 del 2015, e una buona metà dei turisti italiani extra regione”.

Tutti innamorati della seconda ferrovia più bella del mondo, che nell'indifferenza della politica regionale è stata ad un passo dall'essere smontata rotaia dopo rotaia.

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