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Pescara, 26/07/2024
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Data: 29/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Piano rifiuti, operazione verità nel Consiglio straordinario. Oggi la giunta regionale risponde alle richieste di M5s e FI su inceneritore, scenari e strategie. Il sottosegretario Mazzocca parla di scelte ambientali. Rc insinua: nel futuro la gestione ai privati?

PESCARA Un consiglio straordinario per analizzare la situazione dei rifiuti in Abruzzo, disegnare scenari e indicare scelte strategiche: sono questi i motivi per cui l’assise torna a riunirsi questa mattina (ore 11, sala consiliare del municipio) in via straordinaria (dopo il caso Ryanair) e per l’ultima volta della sessione invernale a Pescara. Un argomento – dibattuto già in un forum al Centro – a cui la giunta è stata chiamata a rispondere dal M5s e da Forza Italia dopo la scelta – quasi obbligata – dell’Abruzzo di portare i suoi rifiuti nell’inceneritore molisano di Pozzillo in modo da scansare almeno per il momento, il rischio di doverlo realizzare in casa. Per Sara Marcozzi (M5s) inceneritore, smercio di rifiuti nel vicino Molise, discariche abusive e sovraproduzione di immondizia, rappresentano emergenze a cui la Regione deve far fronte, senza un vero piano regionale dei rifiuti (attualmente bloccato alla Vas, valutazione ambientale strategica). «Senza una politica che contempli la legge “Rifiuti Zero” la situazione non può che peggiorare» aggiunge la consigliera che preannuncia: «Presenteremo dei punti programmatici per far fare all'Abruzzo quel passo in avanti verso le regioni virtuose che con le politiche di smaltimento attuali non arriverà mai». Il clima attorno all’argomento rifiuti si è surriscaldato nei giorni scorsi con la presentazione da parte di Rifondazione Comunista di un dossier, curato da Maurizio Acerbo e Corrado Di Sante, dal titolo “Lo strano caso del Piano rifiuti della Regione Abruzzo” secondo cui «se con la Giunta Chiodi di centrodestra si era riusciti ad ottenere che si andasse verso una completa gestione pubblica, la sensazione è che con la giunta D'Alfonso stia tornando prepotentemente protagonista il monopolista privato, cioè Deco». Rc chiede al governatore Luciano D'Alfonso e al sottosegretario Mario Mazzocca di smentire nel consiglio regionale di oggi i suoi presagi e di confermare che nel piano rimarrà l'obiettivo a regime «della completa gestione pubblica e che saranno recuperati i fondi per l'adeguamento degli impianti». Mazzocca ha in realtà già risposto in un lungo comunicato affermando che il Piano regionale di gestione dei rifiuti è rivolto a perseguire massimamente i principi di una reale “economia circolare”, fondata sul riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclaggio: «A differenza del tradizionale modello economico lineare basato sulla dinamica “prendi-produci-usa-getta”, attiveremo un circuito chiuso nel quale i prodotti e i materiali in essi contenuti assumono grande valore». Mazzocca parla di transizione verso un'economia circolare rispondente a una logica tanto ambientale quanto economica. E il riferimento alla Deco? «Il resto sono solo chiacchiere», ha chiuso.

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